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Notizie brevi 02/03/2020

Imperia: patenti truccate con suggeritori esterni via radio, operazione ‘Easy License’ della Polizia Stradale

Un turco e un italiano sono stati denunciati in stato di libertà assieme ai loro 'suggeritori'

Hanno provato a superare l’esame per la patente con due ‘suggeritori’ esterni ma sono stati scoperti dalla Polizia Stradale di Imperia tramite un’operazione di monitoraggio nei confronti di tutti i candidati intenti ad eseguire la prova. Il fatto è avvenuto nei giorni scorsi presso la sede della motorizzazione civile di Imperia.

Poco dopo l’inizio del test, C.B., cittadino turco di 37 anni, e B.F., italiano di 43 anni, sono stati sorpresi nel tentativo di falsare il risultato del proprio esame mediante l’utilizzo di sofisticati sistemi elettronici. Nel corso delle indagini è stato appurato che i due indagati erano “assistiti” da due differenti sodalizi criminali, uno dei quali è stato immediatamente individuato ed intercettato, con la conseguente denuncia in stato di libertà di R.L., 69 anni, complice dell’uomo di origini turche. Entrambi gli indagati hanno subito ammesso di aver corrisposto al proprio suggeritore una cospicua somma di denaro in cambio del “servizio”, che comprendeva inoltre la fornitura di un “kit”: il cittadino italiano ha ammesso di aver pagato 1300 euro mentre il cittadino turco 1500 euro consegnati prima della prova ed altri 1500 euro da corrispondere dopo il superamento dell’esame.

I due “kit”, molto sofisticati ed assemblati a regola d’arte, si distinguevano tra loro per componentistica e sistema di trasmissione con l’esterno. Il “kit” scoperto addosso a B.F., era una felpa modificata con un foro nella parte frontale, nel cui retro era stato apposto uno smartphone, mediante una cover fissata da una toppa adesiva. Il sistema era completato da un micro auricolare bluetooth comandato da un telecomando senza fili. Verosimilmente l’indagato, tramite una videochiamata con i suoi “suggeritori”, trasmetteva loro le video immagini del test e, attraverso l’auricolare, riceveva la risposta corretta.

Invece, il “kit” utilizzato da C.B., era costituito da una camicia preparata “ad hoc”, dove un bottone frontale era stato sostituito con l’obiettivo di una microtelecamera, applicata nel retro con appositi sostegni cuciti alla camicia stessa. La telecamera era alimentata da una batteria esterna celata nella parte posteriore della camicia, all’interno di una tasca appositamente cucita. Il segnale video proveniente dalla telecamera veniva trasmesso al suggeritore per mezzo di un router portatile, anch’esso nascosto in una ulteriore tasca cucita nel retro della camicia. L’apparato di ricezione si componeva di un micro auricolare bluetooth collegato ad un piccolo router delle sembianze di una carta di credito, che l’indagato teneva in una tasca. Il suggeritore, denunciato in concorso, dopo aver visionato le immagini della telecamera tramite un tablet, consigliava il candidato attraverso un telefono cellulare in chiamata con il dispositivo a cui era collegato il micro auricolare.

Tutte le apparecchiature sono state sequestrate, ma è stata dato la possibilità ai due esaminandi di terminare l’esame, che, per entrambi, ha avuto esito negativo. Al termine delle operazioni, i due sono stati denunciati in stato di libertà assieme al suggeritore. Le indagini sono tuttora in corso.

da sanremonews.it


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Lunedì, 02 Marzo 2020
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