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Roma
Ancora una volta riconosciuto l’impegno di ASAPS per l’applicazione della legge sull’Omicidio stradale

Condannato a 5 anni e 6 mesi il conducente che alla guida della sua auto, sotto l'effetto di alcool e droga, aveva investito ed ucciso un operaio intento ad eseguire lavori di manutenzione sul Grande Raccordo Anulare

Dovrà risarcire l'ASAPS (Associazione Sostenitori Amici della Polizia Stradale), P.R., il 51enne romano che nell'aprile dell'anno scorso, alla guida della sua auto, sotto l'effetto di alcool e droga, aveva investito ed ucciso un operaio intento ad eseguire lavori di manutenzione sul Grande Raccordo Anulare a Roma. La vittima, padre di due figli, aveva trovato lavoro proprio qualche giorno prima della disgrazia. Dopo l'impatto l'uomo era fuggito senza prestare soccorso. Intercettato da una pattuglia della Stradale dopo una breve fuga, si era scagliato contro gli agenti con aperte minacce, millantando di essere un componente di una nota famiglia della malavita romana. Il Tribunale di Roma il 7 febbraio scorso lo ha condannato a 5 anni di reclusione per l'omicidio stradale e a 6 mesi per  resistenza  a Pubblico Ufficiale, oltre alle pene accessorie dell'interdizione legale e dai pubblici uffici. Naturalmente la patente gli è stata revocata.

 

Ad affiancare la pubblica accusa e i familiari nel processo si è presentata l'ASAPS, rappresentata dall'Avv. Simone Rusticelli del Foro di Roma e Augusto Baldassari del Foro di Forlì (città, quest'ultima, ove ha sede l'associazione). Il Tribunale dopo aver riconosciuto la legittimazione dell'ASAPS a stare in giudizio in qualità di parte civile (come in altri quattro casi in precedenza) ha condannato il 51enne a risarcire l'Associazione, la quale impiegherà la somma in progetti di educazione alla legalità e per il sostegno dei suoi 23 osservatori sulla sicurezza stradale.
"Abbiamo lottato per fare approvare la norma sull'omicidio stradale" - ha affermato Giordano Biserni, presidente dell'ASAPS - "ora continuiamo la nostra battaglia sul campo, affiancando i pubblici ministeri nei processi e molti giudici in Italia hanno riconosciuto il nostro ruolo".

 

L'avvocato Simone Rusticelli


 

Continua l’impegno di ASAPS a fianco delle famiglie delle vittime nei confronti i conducenti ubriachi e drogati che uccidono sulle strade.

Giovedì, 20 Febbraio 2020
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