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Notizie brevi 31/07/2004

Roma - GIUSTIZIA E DOVERE FINO IN FONDO. IL CORAGGIO E IL SENSO DEL DOVERE DEI CARABINIERI E DEGLI AGENTI DELLA POLIZIA MUNICIPALE HANNO FERMATO, QUESTA VOLTA PER SEMPRE, IL KILLER DELL’APPUNTATO ALESSANDRO GIORGIONI.

GIUSTIZIA E DOVERE FINO IN FONDO.

IL CORAGGIO E IL SENSO DEL DOVERE DEI CARABINIERI E DEGLI AGENTI DELLA POLIZIA MUNICIPALE HANNO FERMATO, QUESTA VOLTA PER SEMPRE,

IL KILLER DELL’APPUNTATO ALESSANDRO GIORGIONI.

Foto tratte dal sito "Repubblica.it"

I due Agenti della P.M. che hanno riconosciuti Giorgio Liboni


I due vigili urbani che hanno identificato per primi il killer Luciano
Liboni: a sinistra nella foto Ivan Bianco e Giorgio De Angelis

I due Carabinieri che hanno  preso Liboni


"L’ho chiamato per nome, l’ho chiamato Luciano". Lo ha detto il
carabiniere capo pattuglia, Alessandro Palmas (a destra), insieme con il brigadiere, Angelo Bellucci che era di pattuglia con lui quando hanno incrociato Liboni

Sinceramente avremmo preferito che lo avessero preso vivo  Luciano Liboni, intanto per pietà, e poi per dargli tutto il tempo di pensare e meditare su quello che aveva fatto uccidendo il giovane appuntato dei Carabinieri Alessandro Giorgioni.

Sinceramente però, anche in questo momento, il nostro pensiero va alla moglie al figlioletto e alla famiglia di Alessandro Giorgioni ucciso inutilmente dal killer Liboni, che anche al momento della cattura, senza via di fuga, ha sparato ancora.

Ora l’hanno fermato, per sempre.

Una variabile impazzita è stata resa inoffensiva, una grave preoccupazione per l’opinione pubblica e per le forze di polizia è stata superata.

In questa occasione l’attività congiunta della Polizia Municipale che ha individuato e seguito il pericoloso ricercato e i Carabinieri, che sono intervenuti per arrestarlo, ma sono stati costretti a sparare per l’inutile e insensata reazione di Liboni, ha dato buoni frutti. Non sempre è così.

Allora noi vogliamo dare il dovuto risalto agli agenti della Municipale e ai Carabinieri che hanno operato, pubblicando le loro foto tratte dal sito di Repubblica.

Non ci piace la parola vendetta, ci piacciono le parole giustizia e dovere, lo stesso dovere che loro hanno svolto così bene e che stava compiendo il Carabiniere Giorgioni quando è stato assassinato.

 

                                     Giordano Biserni

  Presidente Asaps

 

 

 

 
Sabato, 31 Luglio 2004
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