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Notizie brevi 11/08/2004

ROMA - Secondo uno studio dell’Associazione artigiani di Mestre oltre alla benzina sono saliti i costi di Rc auto, bollo e manutenzione "In vent’anni raddoppiate le spese per l’automobile" Aumenti al netto dell’inflazione e "non giustificati"

da "La Repubblica"

Secondo uno studio dell’Associazione artigiani di Mestre oltre
alla benzina sono saliti i costi di Rc auto, bollo e manutenzione

"In vent’anni raddoppiate
le spese per l’automobile"

Aumenti al netto dell’inflazione e "non giustificati"

ROMA - Benzina, ma non solo. Il "salasso" consumato a danno degli automoblisti italiani negli ultimi vent’anni comprede varie voci. I padeaggi autostradali, l’Rc auto, il costo delle riparazioni e della manutenzione dell’auto, fino ad arrivare al bollo. Con incrementi dei prezzi, al netto dell’inflazione che alcune delle volte sono più che raddippiati. La denuncia arriva dall Cgia di Mestre, l’associazione artigiani mestrina. "Negli ultimi 17 anni le quattro ruote si sono rivelate un vero e proprio ’salasso’ a carico dei proprietari", spiega Giuseppe Bortolussi della Cgia. Ecco di dati illustrati.

Benzina e costi di manutenzione e riparazione. Il prezzo al litro della verde è aumentato del 43,8%, quelli di manutenzione e riparazione, nel 2002, sono arrivati a superare a livello nazionale gli 11.250 milioni di euro (il 32,9% in più rispetto alla metà degli Anni ottanta).

Pedaggi autostradali e bollo. Hanno toccato quota 1.650 milioni euro (un totale superiore del 77,4% a quello di quasi poco più di quindici anni fa), mentre il bollo auto ha raggiunto i 1.880 milioni (quasi l’80 per cento in più rispetto all’85).

Rc auto. Qui la situazione si fa ancor più sconfortante: la spesa dell’Rc auto che, con i 7.725 milioni di euro calcolati nel 2002, ha più che raddoppiato l’ammontare di 17 anni fa (+ 135,3%).

"Cifre, quelle appena descritte - spiega Bortolussi che si riferiscono a prezzi relativi al 1985. Ovvero, deflazionati". Esborsi che secondo Giuseppe Bortolussi sono tutt’altro che destinati a scendere.

L’aumento delle spese per il mantenimento della vettura, secondo la Cgia di Mestre, non trova tra l’altro alcuna corrispondenza se si analizza la variazione del numero di auto in circolazione e i chilometri di nuove strade realizzati tra il 1989 e il 2001.

"Tali incrementi conclude Bortolussi - non giustificano in maniera complessiva le impennate registrate soprattutto sul fronte delle spese per i pedaggi autostradali, il bolli auto, e la Rc auto". Il numero delle autovetture, infatti, è aumentato, tra il 1985 e il 2002, del 50 % arrivando a quota 33 milioni 706 mila 153, mentre i chilometri di strade ( escluse quelle comunali) sono cresciute solo del 7, 35% (tre anni fa se ne contavano 172 mila 553 chilometri). Insomma un salasso non giustificato.

Mercoledì, 11 Agosto 2004
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