Giovedì 28 Marzo 2024
area riservata
ASAPS.it su

Un sabato notte in pattuglia con la Polizia Stradale: sempre più automobilisti al volante sotto l’effetto di droghe

Una notte insieme agli agenti della Polizia Stradale alle prese con i controlli ai guidatori della movida: aumentano gli automobilisti scoperti al volante sotto influenza di droghe
Un fotogramma del video

Hanno il piede più «pesante» (+36,7%), allacciano meno le cinture di sicurezza (+7,3%), usano meno le cuffie o il vivavoce mentre parlano con i loro smartphone (+17,2%). Inoltre, sono sempre di più quelli scoperti al volante dopo aver assunto droghe (+4%). È il quadro preoccupante che emerge dai dati delle multe comminate ai guidatori italiani dalla Polizia stradale, nei primi sette mesi di quest’anno rispetto allo stesso periodo del 2018. Gli automobilisti, in tutto, hanno già perso 1.659.060 punti dalla patente (+31,5%) e in 23.323 hanno avuto il permesso di guida ritirato. Senza considerare che ne sono stati arrestati 437 e per altri 5.373 è scattata la denuncia penale.

>VIDEO

Le cause degli incidenti stradali

«Sono i risultati di operazioni mirate che conduciamo da tempo — spiega Santo Puccia, primo dirigente della Stradale — perché la distrazione e l’eccesso di velocità sono le prime tre cause di incidenti mortali in Italia: per l’ultimo rapporto Aci/Istat, nel 2018, sono stati stesi sulle nostre strade 3.325 lenzuoli bianchi (-1,5% sul 2017) e 242.621 persone sono rimaste ferite (-1,7%)». Malgrado gli sforzi della polizia che, dall’inizio dell’anno, ha impiegato 256.393 pattuglie per i controlli (-0,2% rispetto al 2018), la situazione è allarmante. «L’andamento del numero delle vittime in incidenti stradali negli ultimi anni — dice — è stato altalenate: nel 2017 erano aumentati, nel 2018 sono diminuiti e da gennaio a oggi, dai dati raccolti insieme ai carabinieri, salgono nuovamente da 802 a 861 (+7,4%)».

Il dossier esclusivo

Nel dossier, elaborato dalla Stradale per il Corriere, spiccano delle percentuali: i multati per guida in stato di ebbrezza sono calati (-4,3%) mentre quelli sotto influenza di droga sono aumentati (+4%). «Il motivo è chiaro: i controlli con gli etilometri sono iniziati 17 anni fa e chi si mette al volante sa che la probabilità di essere fermato è alta — analizza — mentre quelli sulle sostanze stupefacenti sono cominciati, in modo massiccio, dal 2015. Attenzione, però, spesso eseguiamo test combinati. Quest’anno, abbiamo controllato con precursori ed etilometri 678.418 conducenti, di cui 8.999 sono stati sanzionati per l’alcol e 733 per guida sotto l’effetto di sostanze stupefacenti».

I controlli contro «le stragi del sabato sera»

Nel week end, le pattuglie della stradale svolgono servizi mirati. «Sono quelli contro le cosiddette “stragi del sabato sera” in cui da inizio anno abbiamo fermato 56.982 guidatori e 3.070 sono poi risultati sopra i limiti di alcol o sotto l’effetto di stupefacenti». I test antidroga richiedono una proceduta rigorosa. «Non basta dimostrare che chi guida abbia assunto droghe prima di mettersi al volante ma va dimostrato che guidava in stato di alterazione — argomenta — e questo lo deve certificare un medico». Questo allunga di molto i tempi, perché serve l’accompagnamento in una struttura sanitaria ma, da quattro anni, la Polizia ha un’«arma» in più che sta risultando efficace. «Ora possiamo eseguire dei test di screening sulla saliva, direttamente in strada, grazie alla presenza di nostri medici e di personale sanitario — conclude Puccia —. Poi, in caso di positività a droghe, vengono prelevati altri campioni salivari che sono inviati e analizzati, per la controprova, dal nostro laboratorio del centro ricerche di tossicologia forense di Roma. Entro dieci giorni, in cui al guidatore viene sospesa la patente, arriva la risposta. Se il risultato è confermato, un campione viene conservato in archivio mentre noi procediamo con le sanzioni». Il Codice della strada è severo: si rischia sino a un anno di arresto, seimila euro di multa e due anni di sospensione della patente.

di Alessio Ribaudo
da corriere.it


 “Hanno il piede più «pesante» (+36,7%), allacciano meno le cinture di sicurezza (+7,3%), usano meno le cuffie o il vivavoce mentre parlano con i loro smartphone (+17,2%). Inoltre, sono sempre di più quelli scoperti al volante dopo aver assunto droghe (+4%). È il quadro preoccupante che emerge dai dati delle multe comminate ai guidatori italiani dalla Polizia stradale, nei primi sette mesi di quest’anno rispetto allo stesso periodo del 2018.” (ASAPS)

Lunedì, 09 Settembre 2019
stampa
Condividi


Area Riservata


Attenzione!
Stai per cancellarti dalla newsletter. Vuoi proseguire?

Iscriviti alla Newsletter
SOCIAL NETWORK