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Notizie brevi 20/08/2004

da "AutostradeNews" - Moto. Un casco sicuro, per viaggiare sicuri.

da "AutostradeNews"
Moto. Un casco sicuro, per viaggiare sicuri.

La notizia è dell’inverno scorso. "La Guardia di Finanza di Lucca  ha sequestrato ad un costruttore  caschi da motociclista non conformi agli standard di sicurezza previsti dalla normativa Ue: 8.877 pezzi tra caschi, prodotti semilavorati e calotte in polistirolo, oltre alla relativa documentazione afferente l’avvenuta omologazione in Lussemburgo. Il sequestro è avvenuto nell’ambito di una indagine avviata a seguito di una segnalazione pervenuta dall’associazione dei costruttori di moto e dell’indotto. La segnalazione alla Procura  è stata supportata dai risultati dei test effettuati presso un laboratorio privato, i cui esiti hanno rilevato valori di assorbimento inferiori al limite consentito e il distacco dei cinturini dai caschi. Ulteriori prove effettuate presso il Centro Prove Autoveicoli del Ministero competente hanno inoltre evidenziato la pericolosità dei caschi durante l’urto. Il rappresentante legale della ditta è indagato per frode in commercio e vendita di prodotti industriali con segni mendaci. La Guardia di finanza ha sequestrato anche quasi 7.000 caschi già venduti, specie nelle province di Napoli, Roma e in Calabria".
Ma cosa dice la norma? Nei paesi U.E.è vietata  la vendita dei caschi che non abbiano i requisiti previsti dalla norma R22/05/CEE (l’omologazione).
La norma fissa gli standard per le prove, di resistenza e assorbimento all’urto, del sistema di ritenzione e dell’attrito delle sporgenze e della superficie. (pgc)

 

Moto. Caschi: i test per la sicurezza.

Vediamo nel dettaglio come vengono effettuate le prove sui caschi che devono proteggere la nostra testa. Un casco viene posto su un modello a forma di testa dotato di un sensore. Quindi lo si fa cadere da un’altezza di 287 cm in modo da farlo urtare contro un’incudine di acciaio ad una velocità di circa 27 Km/h. Ognuno di quattro punti di una determinata area, devono urtare una volta. Le incudini di acciaio utilizzate devono essere piatte e a forma di bordo di marciapiede per rappresentare appunto, rispettivamente, la superficie di una strada e il bordo di un marciapiede.
Un casco integrale viene fatto cadere da un’altezza di 155 cm e la parte che protegge il mento deve urtare contro un’incudine piatta. L’accelerazione e la durata dell’urto trasmessa ad un modello di testa vengono misurati da un sensore; i dati rilevati vengono analizzati da un computer. Il risultato dell’analisi tradotto in  indici ed esposto su grafici per la  valutazione. I risultati di una prova di assorbimento dell’urto sono indicati con una linea verde in un grafico generato dal computer. Il picco "G" della curva indica l’accelerazione massima dell’urto. La norma R22/05/CEE prescrive che tale valore non deve essere superiore a 275 G. Il criterio di lesione della testa (HIC) viene calcolato in base all’accelerazione e alla durata dell’urto. Il suo valore corrisponde all’incirca alla sezione colorata in blu. Anche se il picco G è basso, la probabilità di lesione della testa è alta se il valore HIC è alto. Ciò significa che per un casco buono e sicuro è essenziale che il picco G sia basso e, nello stesso tempo, la durata dell’urto sia piccola.
La ritenzione del sottogola del casco (il laccetto che deve essere sempre bene legato) viene valutata caricando una massa statica di 15 Kg ; inoltre viene legata al sottogola una massa di 10 Kg fatta calare da un’altezza di 75 cm per aggiungere al sottogola un ulteriore carico dinamico. La valutazione della prova avviene calcolando lo scarto dinamico del sistema di ritenzione che non deve essere superiore a 35mm. Uno scarto residuo di un sistema di ritenzione non deve essere superiore a 25mm. (lo scarto residuo va misurato con una massa di 15 Kg caricata previamente). Prova di rotolamento (distacco) del sistema di ritenzione. Un casco viene posto su un modello di testa serrato con un sottogola. Un dispositivo che serve a guidare e rilasciare una massa cadente di 3 Kg viene agganciata al lato posteriore della calotta, nel livello verticale mediano del casco. A questo punto un’altra massa in aggiunta e  viene lasciata cadere da un’altezza di 50 cm. Per superare la prova, il casco non deve ruotare sulla testa per più di 30 gradi. Per saperne di più:

 

http://www.vemarhelmets.it/italiano/omologazione.htm;
http://www.magazzinirossi.it/moto/normacee.php;
http://www.iss.it/sitp/sicu/index.html;
http://www.radio.rai.it/radio1/mondomotori/view.cfm?Q_EV_ID=14314&Q_PROG_ID=74


(pgc)









 
Venerdì, 20 Agosto 2004
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