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Notizie brevi 21/08/2004

CESENA - I MOBILI USATI DEL CAPS E L’IMPEGNO DI IVAN A FAVORE DI “PICCOLO MONDO-ONLUS”, L’ASSOCIZIONE CHE AIUTA I PICCOLI BIELORUSSI DI CHERNOBYL.

I MOBILI USATI DEL CAPS E L’IMPEGNO DI IVAN A FAVORE DI “PICCOLO MONDO-ONLUS”, L’ASSOCIZIONE CHE AIUTA I PICCOLI BIELORUSSI DI CHERNOBYL.

Alcune delle stanze che ospitano i bambini bielorussi arredate con i mobili donati dal Caps di Cesena

(ASAPS) CESENA – Una vita che si spegne con la speranza. È dura per il nostro Ivan Piraccini tirare avanti senza poter contare sulla sua Raffaella, scomparsa in un tragico incidente stradale mentre stava andando al lavoro. La giovane infermiera del 118 di Cesena non era solo la sua Luce. Era il faro per i suoi due piccoli, rimasti ora malinconicamente soli con il nostro Ispettore del Caps. E un filo nemmeno troppo invisibile legherà per sempre Raffa anche alla speranza per i bambini della Bielorussia, segnati nel corpo e nello spirito dall’immane tragedia di Chernobyl. Questo perché Ivan ha chiesto che le offerte in memoria della sua giovane moglie venissero destinate all’associazione Piccolo Mondo-Onlus di Cesena, un organismo che da anni vede impegnati i suoi soci – tutti volontari – a fornire accoglienza in famiglia, affido ed adozione: ogni estate ed inverno più di 200 piccoli bielorussi giungono in Romagna per una vacanza vera e per essere sottoposti a cure mediche, impossibili nel loro paese.

L’impegno, però, non si ferma qui. Don Silvio Ferrante, parroco di Godo di Russi (RA) fornisce vitto ed alloggio ai bimbi ospiti, e  le stanze di questi bimbi sono state arredate con i mobili in disuso – ma ancora in perfette condizioni – delle camerate del Caps di Cesena, dove Ivan presta servizio. Un segno del destino, al quale il nostro uomo guarda ora con fiducia, per trasformare la tragedia per la scomparsa di Raffaella in una rinnovata speranza per i piccoli di Chernobyl. Gli obiettivi di crescita e di aiuto per la Bielorussia vedono profusi gli sforzi anche della famiglia di Raffa, che hanno già raggiunto una cifra davvero consistente.

A tenere le fila di Piccolo Mondo c’è un’altra Raffaella, la signora Candoli, giornalista della redazione cesenate de Il Resto del Carlino e madre adottiva di Alexandra, affidata alle cure amorevoli sue e del marito, uno stimato medico, e strappata a questa nuova vita da un ubriaco, che l’ha travolta lo scorso anno sulle strisce pedonali.

Vite segnate dalla quotidiana tragedia della strada.

Nel 1996 la signora Candoli conobbe un gruppo di piccoli provenienti dall’ex repubblica sovietica: rimase così colpita da quel vuoto d’amore che era in loro, orfani per una tragedia di proporzioni colossali, ricordata da pochi  e  per questo sembra quasi un genocidio, da decidere insieme ad altri volontari di far nascere l’associazione. Grazie al suo impegno ed alla generosità di tante famiglie, che si assumono i costi per il viaggio  i bambini spesso ritrovano le stesse amorevoli persone che li avevano già ospitati. Con loro anche i maestri, che proseguono così le lezioni senza interrompere l’attività didattica e che si appoggiano logisticamente alle scuole italiane, mentre le ASL garantiscono la copertura sanitaria.

 

Anche la nostra associazione ha versato un proprio simbolico contributo.

La raccolta di fondi promossa dalla famiglia di Raffaella, ha raggiunto una cifra molto consistente; eventuali contributi in memoria di Raffaella possono essere eseguiti mediante versamento su C.C.P. n. 22139588 intestato a Piccolo Mondo-Associazione di volontariato-Onlus.

 

 

 

 

 

Sabato, 21 Agosto 2004
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