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Notizie brevi 21/08/2019

Genova
«Nel Tir precipitato nel crollo del Morandi tutte le mie ricerche: ritrovate grazie agli agenti»

Gli uomini della Stradale hanno riconsegnato ricordi e documenti a una studiosa francese
La riconsegna presso la sede della Stradale in via Saluzzo (Balostro)

Genova - «In quel camion c’era tutta la nostra vita. I primi vestitini di mia figlia. Gli abiti del mio papà, che non c’è più. Un quadro con le foto di mia figlia e le ecografie». E i documenti di suo marito Dean, morto pochi mesi prima che il camion della Alba Déménagement precipitasse nel vuoto nel crollo del ponte Morandi. A bordo c’erano i mobili, gli oggetti di tutti i giorni e i ricordi di sempre di Sarodia Vydelingumastrofisica francese di origini mauriziane, che il 14 agosto di un anno fa stava traslocando con sua figlia Alyssa da Parigi a Cascina, in provincia di Pisa, per tre anni di lavoro all’Osservatorio gravitazionale europeo Ego. Su quel camion viaggiavano Marian Rosca, cittadino romeno di 36 anni, e Anatoli Malai, cittadino moldavo di 44, entrambi deceduti. Ieri Vydelingum, 43 anni, è tornata a Genova e ha recuperato l’ultima parte delle sue cose. Ritrovate dagli agenti della sezione di polizia giudiziaria della Stradale di via Saluzzo. I quali sono riusciti a restituire ai famigliari delle vittime e a chi è sopravvissuto centinaia di beni.

Quel 14 agosto Vydelingum stava iniziando una nuova pagina della sua vita con Alyssa, 15 anni, che ora studia in un liceo di Pisa. «Lavoravo in un laboratorio di fisica all’Université Paris Diderot - racconta - Poi ho avuto la possibilità di un contratto di tre anni come autrice e comunicatrice all’Ego». In Francia, la ricercatrice attendeva una telefonata dall’azienda dei traslochi. «Ho ricevuto la notizia del crollo del ponte sul telefonino - spiega - Ho atteso 14 ore che i traslocatori mi chiamassero. Poi, guardando su internet le immagini del ponte, ho visto il camion e ho contattato la società».

Vydelingum ha «chiesto aiuto all’ambasciata di Francia. E mi hanno detto di scrivere alla procura». Ha atteso un po’, consapevole del lavoro che stava iniziando davanti alla morte di 43 persone. Poi, con grande tatto, ha scritto. «Mi ha chiamato Andrea Barbieri, della polizia stradale, e mi ha spiegato cosa stavano facendo». Barbieri e i colleghi Gabriele Granucci e Davide Venturini, diretti da Carlotta Gallo, hanno recuperato i peluche di Alyssa, decine di cd di foto e la bottiglia di champagne «che mi hanno regalato per i miei 40 anni», rimasta integra. I mobili non hanno resistito. Le ultime cose che non le erano state ancora restituite, ieri, sono state caricate dagli agenti emozionati nella sua Renault Capture.

da ilsecoloxix.it


Il recupero di documenti e ricordi della famiglia francese reso possibile grazie all’impegno degli agenti della Stradale dopo il crollo del viadotto Morandi. (ASAPS)

Mercoledì, 21 Agosto 2019
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