Omicidio stradale la Corte Costituzionale si pronuncerà il prossimo 25 settembre sulla procedibilità d’ufficio e la mancata previsione della procedibilità a querela per le lesioni gravi o gravissime derivanti da infrazione “comune” del CdS e non da violazioni gravi come quelle connesse con abuso di alcol e droga
(ASAPS) Omicidio stradale e procedibilità a querela per le lesioni gravi o gravissime derivanti da infrazione “comune” del CdS e non da violazioni gravi come quelle connesse con abuso di alcol e droga. Il dubbio di costituzionalità in relazione alla violazione dell’articolo 76 della Costituzione era stato sollevato nell’ottobre scorso dal Tribunale di la Spezia. In quel caso si trattava di una mancata precedenza.
I dubbi riguardano appunto solo l’ipotesi in cui le lesioni derivino da un’infrazione “comune” al Codice della strada e non da violazioni gravi come quelle su alcol o droga.
Situazioni «prive - si legge nell’ordinanza - di quel peculiare disvalore che caratterizza le condotte di guida più azzardate e pericolose» e in cui - come spiega Maurizio Caprino su il Sole 24 Ore - per soddisfare le esigenze di risarcimento della vittima (e contemperarle col diritto di imputati accusati di fatti non gravi) può bastare la polizza Rc auto, che è obbligatoria. Anzi, quando c’è un processo il risarcimento diventa più lento.
La Consulta ha fissato la sua decisione per il prossimo 25 settembre con il seguente oggetto:
Reati e pene - Lesioni personali stradali gravi o gravissime - Regime di procedibilità - Mancata previsione della
procedibilità a querela - Contrasto con la legge delega n. 103 del 2017
>Alla Consulta il nuovo reato di lesioni personali stradali procedibile d’ufficio
da ilsole24ore.com
Presto saranno sciolti anche i dubbi sulla procedibilità per le lesioni stradali gravi e gravissime derivanti da infrazione “comune” del CdS. (ASAPS)