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Notizie brevi 27/02/2019

In arrivo 100 milioni per rinnovare il parco veicoli pesanti: ecco come
da uominietrasporti.it

Il tavolo-stand di confronto tra governo e associazioni di categoria, malgrado giudicato eccessivamente irrituale da qualcuno (leggi: Trasportounito), alla fine ha dato i suoi frutti. Stando a quanto riferisce Confartigianato Trasporti, si sarebbe trovato un accordo sulla proposta del viceministro Edoardo Rixi di rimodulare i 240 milioni di risorse prevista nella Legge di Bilancio in modo diverso rispetto al passato, utile a placare le preoccupazioni del presidente di Confargianato Trasporti e Unatras, Amedeo Genedani, rivolte soprattutto ai rimborsi dei pedaggi autostradali e alle deduzioni forfettarie per le spese non documentate. E proprio a queste due voci dovrebbero essere destinati 30 milioni di euro in più. Non è chiaro, però, se questi soldi saranno aggiuntivi rispetto ai 240 milioni della legge di Bilancio o se saranno frutto, come proposto dal viceministro, di una rimodulazione. Stando alle fonti di Uomini e Trasporti, la seconda ipotesi, più probabile, sarebbe perseguita con un contenimento di tre voci, tradizionalmente interessate da contributo statale: il recupero del contributo al Servizio Sanitario nazionale che ammontava a 20 milioni e potrebbe essere cancellato nella sua interezza; i fondi per la formazione e quelli per gli investimenti, ridimensionati con 5 milioni cadauno

Non è tutto, perché lo stesso tavolo è servito anche a incassare un'altra grande novità, vale a dire la reintroduzione di un fondo per il rinnovo del parco veicolare, già inserito nei lavori preparatori alla legge di Bilancio, ma poi decaduto per vincoli di spesa. Ebbene, adesso questo Fondo ritorna, avrà al suo interno un plafond di 100 milioni, di cui 50 da destinare agli acquisti di veicoli per l’anno in corso e altri 50 per il 2020

In questo caso, invece, è certo che le risorse sono del tutto nuove rispetto ai 240 milioni e proprio per questo si sta ragionando su forme di contenimento modulato. Tra quelle più accreditato, stando alle informazioni raccolte da Uomini e Trasporti, ci sarebbe quello di restringere il perimetro di chi usufruisce dei rimborsi delle accise anche ai veicoli euro 3, ma in modo progressivo, vale a dire tagliando il rimborso di una quota del 20% da subito, di un altro 40% per il 2020 e poi di un ulteriore 40% per il 2021. Ovviamente, questa progressione ha un’aspettiva di risparmio che dovrebbe essere verificata nel corso del tempo. E comunque, oltre che da questo taglio progressivo dei rimborsi delle accise, ulteriori introiti per lo Stato potrebbero arrivare dalla definizione della vignetta da applicare sulla rete stradale nazionale.

La bozza dei decreti attuativi di queste disposizioni dovrebbe essere pronta già nei prossimi giorni e quindi giungere all’approvazione finale in tempi brevi.

Qualche riserva, invece, è stata espressa da Rixi rispetto a un’altra tematica molto cara alle associazioni di categoria e relativa alla ripubblicazione dei valori indicativi dei costi d'esercizio delle imprese, in quanto – ha chiarito – sarebbe contrastata dal mondo industriale, che la interpreta come una nuova introduzione di tariffe obbligatorie. In ogni caso, dietro sollecitazione di Genedani, Rixi si è impegnato ad approfondire la questione, confidando sul fatto che in Parlamento esistono, su questa materia e su quella legata ai tempi di pagamento, delle iniziative legislative che vanno esattamente nella direzione auspicata dall'autotrasporto merci.

da uominietrasporti.it

Mercoledì, 27 Febbraio 2019
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