TRIPOLI
(ASAPS) PARIGI – Libertà, Uguaglianza e Fraternità.
Un principio a cui, in Francia, non scappa davvero nessuno. La notte
scorsa il figlio di Gheddaffi stava scorrazzando a tutta birra sugli
Champs Elysees, quando è finito nel mirino di un telelaser della
Polizia Nazionale. Inseguimento e blocco della potente fuoriserie, ma
il rampollo del leader libico ha pensato bene di sfoderare il proprio
passaporto diplomatico per evitare di essere sottoposto alle giuste
sanzioni. La Polizia francese, mentre effettuava gli accertamenti, è
stata però aggredita dalle guardie del corpo del giovanotto,
a loro volta staccate nella corsa in auto dal loro datore di lavoro.
I gorilla sono venuti presto a discussione accesa con gli agenti, uno
dei quali è stato aggredito dagli energumeni, finiti in manette
e in cella. La performance del giovane Gheddaffi non è però
finita: poche ore dopo i fatti, alle 6 e mezzo del mattino, ha fatto
irruzione nel commissariato, protestando in maniera definita “virulenta”
da fonti interne alla Polizia, finendo con l’essere messo presto
alla porta e scatenando le proteste ufficiali dell’Eliseo, al quale
ha risposto l’ambasciatore libico con scuse ufficiali rivolte al
mittente. (ASAPS).