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Notizie brevi 29/10/2018

Cellulare alla guida: centinaia di multe e la polizia stradale sulle auto “civetta”

Per arginare il fenomeno saranno intensificati i controlli. I recidivi rischiano la sospensione della patente fino a 3 mesi

 

UDINE. Una mano tiene il volante. L’altra, purtroppo, il telefonino. È questa la scena che sempre più spesso si ritrovano davanti agli occhi gli agenti della Polizia stradale di Udine quando effettuano – anche indossando abiti civili – servizi di prevenzione con l’obiettivo di contenere il dilagante fenomeno della distrazione alla guida.

Nelle prossime settimane, come annuncia la responsabile della Polstrada del capoluogo friulano, Rita Palladino, saranno intensificati i controlli fatti da personale in borghese che viaggia su auto “qualsiasi”. E non, dunque, su quelle con i colori d’istituto. «Anche se a bordo – precisa la dirigente – c’è sempre anche un poliziotto in divisa e l’alt viene intimato con la classica paletta bianca e rossa».

Secondo quanto emerge dalle statistiche più recenti, ora la distrazione, in gran parte causata dall’uso improprio del telefono, è la prima causa di incidente. Le conversazioni sono consentite attraverso dispositivi che lasciano libere le mani, come il Bluetooth o l’auricolare. Non si può, invece, tenere il cellulare in mano per rispondere a messaggi o mail, chattare e navigare in internet.

«La guida – osserva ancora Palladino – è un’attività complessa, richiede tutta la nostra attenzione. Davvero non è possibile muoversi in sicurezza e tenere d’occhio lo schermo dello smartphone. Ecco perché abbiamo deciso di renderci meno visibili con questi servizi mirati. Lo scopo non è fare multe, ma evitare che si perpetui questo comportamento pericoloso. Un tempo l’alcol era ai primi posti tra le possibili cause di incidenti. Ora c’è il telefonino».

Negli ultimi tre anni la polizia stradale ha contestato centinaia di violazioni ad automobilisti sorpresi a utilizzare il cellulare durante la guida. Nel 2016 ci sono state 866 contravvenzioni e nel 2017 oltre cento in più, 970. Mentre fino al 30 settembre di quest’anno i verbali sono stati 618. La nota positiva: tra tutti i multati del 2018 solamente uno era un neopatentato.

«Contrariamente a quello che si potrebbe pensare – riferisce la dirigente della Stradale – questo tipo di infrazione viene commessa soprattutto da persone mature. Ricordo di aver fermato, temo fa, un uomo che teneva il volante con gli avambracci e fra le mani aveva il tablet. Poi, di fronte alla contestazione, ha spiegato “Stavo rispondendo a una mail urgente”. Ma c’è anche chi – racconta ancora Palladino – si limita a dire “Ho telefonato a mia moglie per dirle di buttare la pasta”.

Ecco, bisognerebbe che tutti capissero quali sono le possibili e gravissime conseguenze di questi comportamenti. A rischio c’è l’incolumità di pedoni e ciclisti, ma anche quella di chi guida. Forse bisognerebbe pensare che in ogni macchina ci potrebbe essere un poliziotto».

I dati relativi alle multe nel 2018 appaiono in linea con quelli dell’anno scorso, come fanno notare ancora dagli uffici della Stradale.

«Vedremo cosa succederà nelle prossime settimane – conclude Palladino –, anche se io spero che i numeri siano in calo perché significherebbe che le iniziative di prevenzione e controllo portano al risultato sperato.

La nostra attività infatti, non prevede solo l’aspetto repressivo, ma anche quello informativo. Solo qualche giorno fa, per esempio, centinaia di persone hanno partecipato alla manifestazione “Uniti per la sicurezza stradale” che si è svolta al Città Fiera di Martignacco.

 di Anna Rosso
da messaggeroveneto.gelocal.it


A Udine. Molto bene. (ASAPS)

Lunedì, 29 Ottobre 2018
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