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Editoriali 18/10/2018

 

di Giordano Biserni*
Gli onesti fessi
Dalla bozza della manovra finanziaria emerge  la “bonifica” anche delle “multe” stradali non pagate (fino a 1.000 euro) e delle tasse di circolazione non pagate fino al 2010

 

Come vi siete comportati nel decennio scorso le avete pagate tutte le sanzioni per violazione al Codice della strada? E il “bollo” della macchina? Sì?? Bravi!! Avete fatto il vostro dovere e che diamine!
Però quelli che le “multe” non le hanno pagate e non hanno pagato  neanche la tassa di circolazione vanno anche meglio di voi perché ora le cartelle esattoriali fino a 1.000 euro (se abbiamo compreso bene) saranno annullate. Capito? Qui succede che anziché premiare chi ha fatto il proprio dovere di cittadino,  si “bonifica” il comportamento di chi non ha pagato (non sempre perché non aveva i soldi, sicuro).
Sì lo sappiamo qual è la risposta: quei soldi non li avremmo riscossi mai più, tanto vale abbonare il debito con lo Stato (almeno si riscuote il consenso).

E qui sta il problema. Uno Stato che non riesce a trovare gli argomenti “adatti” per riscuotere in tempi decenti gli introiti che gli spettano (si sta parlando di 10 milioni di multe! e diversi miliardi di euro)  non può essere uno stato con la S maiuscola, perché uno Stato vero riscuote prima,  molto prima di 10 anni,  sicuro e se anche questo gli può costare di più di quello che incassa lo fa per principio, altrimenti qui è inutile andare avanti.
Ma ci si rende conto che un provvedimento del genere ammazza la fiducia nelle istituzioni e mina il lavoro serio svolto con rischio elevato dalle forze di polizia?

Ci si rende conto che questa è una mazzata anche per la sicurezza stradale? Ora ci sarà un motivo in più per dire: chi se ne frega del verbale, io vado a tutta, sorpasso e sosto dove mi pare tanto poi non pago, perché prima o poi arriverà un provvedimento “comprensivo”,  lo vogliamo chiamare così??
Ah anche io faccio parte della categoria degli onesti fessi, infatti ho regolarmente pagato un paio di multe per divieto di sosta e sempre la tassa di circolazione, mi verrebbe da mordermi le dita, invece un dito lo punto (l’indice) ad uno Stato che non sa fare il suo mestiere: di Stato appunto.

*Presidente ASAPS

 

 

Giovedì, 18 Ottobre 2018
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