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Notizie brevi 17/10/2018

Un mondo senza semafori? Ford studia come fare dialogare fra loro le automobili

La sperimentazione dell’Intersection Priority Management è in corso in Gran Bretagna: in futuro la gestione del traffico potrebbe essere affidata ai “cervelli” delle macchine

Era il 1914 quando in una trafficata strada di Cleveland veniva messo in funzione (manualmente) il primo semaforo, e dopo più di un secolo di onorato servizio e parecchi “make-over” il tris di luci rosse, verdi e gialle usato per regolare il traffico potrebbe andare in pensione.

A questo, almeno, sta lavorando Ford, che per il futuro della mobilità immagina veicoli connessi in grado di gestire la circolazione e il passaggio agli incroci senza semafori, ma basandosi su una tecnologia in grado di consigliare agli automobilisti quando rallentare, quando frenare e quando accelerare per evitare collisioni.

L’ambizioso progetto della casa dell’Ovale Blu è stato ribattezzato Intersection Priority Management (IPM), e prende ispirazione dai pedoni, in grado di regolarsi in maniera autonoma in presenza di attraversamenti. Gli ingegneri Ford lo stanno mettendo alla prova in queste settimane sulle strade di Milton Keynes, nel Regno Unito, nell’ambito del progetto UKAutodrive, finanziato con oltre 20 milioni di sterline dal governo britannico: l’obiettivo è facilitare il flusso del traffico, evitando che i conducenti si fermino agli incroci se non per reale necessità. 

Per farlo, la casa automobilista sfrutta un sistema di comunicazione Vehicle to Vehicle (V2V) che consente alle auto di coordinarsi con gli altri veicoli nelle vicinanze e suggerisce le velocità ottimali per attraversare in sicurezza gli incroci senza fermarsi, trasmettendo anche posizione e direzione di marcia per tracciare una mappa virtuale del traffico.

Alla guida dei veicoli sperimentati sulle strade britanniche c’è un conducente, ma Ford prevede che anche i veicoli a guida autonoma possano beneficiare della nuova tecnologia: in un futuro (sempre più vicino) in cui la guida autonoma sarà la regola, e non più l’innovativa eccezione, per Ford anche le strade potranno essere ripensate prevedendo un dialogo costante non solo tra auto e auto, ma anche tra auto e strada stessa, con la conseguente eliminazione di semafori e segnaletica tradizionale. 

Nel corso di UKAutodrive, durato due anni, sono state presentate anche altre tecnologie per il futuro come l’Intersection Collision Warning, che avverte i conducenti di potenziali incidenti in prossimità di un incrocio, e il Green Light Optimal Speed Advisory(GLOSA), una tecnologia che utilizza le informazioni sui tempi del semaforo ottenute da un’unità di raccolta dati a bordo strada per indicare al conducente la velocità di crociera da mantenere per incrociare sempre un semaforo verde: ulteriori sistemi per ridurre i tempi di attesa (si stima che ogni anno si trascorrano in media due giorni fermi ai semafori) e contribuire a snellire il traffico, riducendo anche la percentuale di incidenti agli incroci. 

Altre tecnologie in fase di sperimentazione includono il Collaborative Parking, che aiuta gli automobilisti a ridurre lo stress derivante dalla ricerca del parcheggio, e l’Emergency Vehicle Warning, in grado di avvisare gli automobilisti sulla localizzazione e la distanza di un veicolo di soccorso in arrivo e agire di conseguenza per facilitarne il passaggio.  

“Sappiamo che gli incroci e i semafori possono essere un vero e proprio spauracchio per molti automobilisti - hanno spiegato Christian Ress del centro “ Research and advanced engineering” della Ford -. Grazie alle tecnologie che fanno dialogare le auto tra loro, come quella in fase di sperimentazione proprio in questi giorni, immaginiamo un mondo in cui i veicoli siano più consapevoli l’uno dell’altro e dell’ambiente circostante, al fine di una cooperazione virtuosa, sulle strade e nei pressi degli incroci”.

di Andea Barsanti
da lastampa.it

Mercoledì, 17 Ottobre 2018
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