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Notizie brevi 03/10/2018

Asse Brennero, in arrivo nuovi divieti per i camion. Anita a Toninelli: «L’Austria non può fare come vuole»
da uominietrasporti.it

Allarme Asse del Brennero per il trasporto merci su strada. Dopodomani, 3 ottobre, il Parlamento del Tirolo dovrebbe varare ulteriori misure di limitazione alla circolazione dei mezzi pesanti in transito sul percorso, seguendo un cronoprogramma che, a partire dall’estate del 2019, limiterebbe fortemente il flusso dei veicoli e delle merci da/per l’Italia. 

L’inasprimento di limitazioni e divieti riguarderebbe diversi aspetti: 
- estensione del divieto settoriale ad altre merci (legno, prodotti della chimica-plastica, metalli, macchinari e apparecchiature);
- restrizioni del divieto notturno per le merci deperibili;
- intensificazione del ‘sistema contagocce’ in particolari giornate;
- divieti di sabato nei mesi di gennaio e febbraio; e, soprattutto, limitazioni del transito anche a veicoli Euro 6
.

Ricordiamo che attraverso i valichi alpini transita il 70% dell’export nazionale e che la direttrice del Brennero è fondamentale per raggiungere i mercati del Centro e Nord Europa, mentre con l’attuale infrastruttura ferroviaria non è possibile aumentare lo shift modale (la vecchia linea ferroviaria sul Brennero trasporta quasi la stessa quantità di merce di quella che attraversa il San Gottardo in Svizzera con la moderna galleria di base). 

«Le misure unilaterali che l’Austria intende adottare ledono la competitività delle aziende esportatrici italiane e rischiano di bloccare la timida ripresa economica che poggia esclusivamente sull’export», ha dichiarato Thomas Baumgartner, presidente ANITA. «Il Brenner Meeting non soltanto non ha prodotto finora risultati apprezzabili, ma si sta rivelando un tavolo del tutto inutile – sostiene Baumgartner - perché l’Austria va avanti da sola e continua il vecchio metodo di assunzione unilaterale delle decisioni che vengono imposte dal Tirolo e che sanciscono un incremento delle restrizioni alla circolazione dei mezzi pesanti». «L’aspetto più sconcertante e grave delle nuove misure che si profilano all’orizzonte – conclude il presidente – è il superamento dell’accordo con la Commissione UE sul divieto settoriale che liberalizzava il transito dei veicoli Euro 6, in cambio di un deferimento dell’Austria alla Corte di Giustizia UE, dopo le due condanne già subite nel corso degli anni per analoghi divieti su alcune tipologie di merce, e l’applicazione dello stesso anche ai nuovi veicoli dal 1° agosto 2019. Un’imposizione inaccettabile».

da uominietrasporti.it

Mercoledì, 03 Ottobre 2018
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