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Notizie brevi 04/09/2018

La lettera inviata dall’A.F.V.S. al Presidente del Consiglio, ai Ministri dell’Interno, Infrastrutture, Salute, Istruzione
Attendibilità dell’etilometro sotto attacco

Foto Coraggio© - Archivio Asaps

ASSOCIAZIONE ITALIANA FAMILIARI E VITTIME DELLA STRADA - ONLUS
www.vittimestrada.org

via A. Tedeschi, 82 - 00157
Roma - tel. 06 41734624 - fax 06
81151888-c.f.97184320584

31/08/2018                                                                                       

Al Presidente del Consiglio
Al Ministro dell’Interno
Al Ministro delle Infrastrutture
Al Ministro della Salute
 Al Ministro dell’Istruzione
Al Presidente della FEVR
Alla Stampa


Attendibilità dell’etilometro sotto attacco

Criticità organizzative
Apprendiamo dai quotidiani nazionali che i risultati dei controlli effettuati dalle forze di polizia con l’etilometro possono essere contestati. Ed i motivi sono legati alla inefficienza organizzativa delle strutture che per provvedere alle verifiche “primitive” e “periodiche” restringono i tempi di utilizzo dell’etilometro revisionato, creano difficoltà interpretative alle forze di controllo ed aprono la porta al contenzioso giudiziario.
Ci lamentiamo fortemente per la carenza di controlli su strada e riteniamo necessario che il Governo si decida ad incrementarli per contrastare la strage stradale. Non possiamo pertanto accettare che i pochi controlli effettuati con l’etilometro possano essere ritenuti anche inattendibili a causa di lungaggini burocratiche, con la chiusura del Centro superiore ricerche e prove autoveicoli e dispositivi di Roma, per cui l’unico centro di revisione resta Milano.

Con l’atto di sindacato ispettivo n. 4-40092 i senatori Santillo e Ricciardi chiedono al Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti che sia aperto un Tavolo tecnico per l’approfondimento della tematica con il coinvolgimento di altri Ministeri. In realtà la guida in stato di ebbrezza non può avere come deterrente solo l’uso dell’etilometro, anche se il suo utilizzo è importante per il controllo, ma azioni sistematiche di informazione, formazione e coordinamento.

Bisogna piuttosto promuovere un cambiamento di mentalità tra i decisori, perché tutti condividano un unico obiettivo e si attivino per il suo raggiungimento: la prevenzione deve essere priorità di Governo perché riguarda la vita e la salute delle persone, e ciascun Ministero si deve impegnare a fare la propria parte, analizzando i problemi per stabilire interventi concreti nel settore di pertinenza, a partire dal Presidente del Consiglio, che deve indicare agli italiani ed agli enti locali, responsabili della sicurezza nel territorio, l’obiettivo europeo del dimezzamento della strage stradale da raggiungere entro il 2020 su tutto il territorio italiano, pena l’applicazione di sanzioni, da predisporre per l’eventuale mancato raggiungimento. Non sono da sanzionare solo i conducenti che trasgrediscono le norme, ma anche le istituzioni che non si sono organizzate per raggiungere gli obiettivi del Piano Europeo 2011-2020, nonostante i dirigenti e gli impiegati riscuotano tutti lo stipendio. Non si stia a dire che tale indicazione non è possibile, si tratta piuttosto di prendere consapevolezza delle proprie responsabilità ed organizzarsi per raggiungere i risultati, visto che nel territorio abbiamo gli enti locali e la lunga mano dello Governo con il Prefetto, con funzioni di coordinamento e di sicurezza.
Torniamo, pertanto, ad insistere sulla necessità di istituire un’Autorità unica centrale interministeriale alle dirette dipendenze della Presidenza del Consiglio sul modello del Dipartimento della Protezione civile, e periferica (quest’ultima individuabile nel Prefetto) responsabile della gestione del complesso problema della sicurezza stradale e munita di poteri e di mezzi.

Possiamo anche condividere quanto propone l’Asaps (Associazione Sostenitori ed Amici della Polizia Stradale) – zero alcol per chi guida – perché sappiamo che, come sostiene il prof. Scafato (direttore dell’Osservatorio Nazionale Alcol dell’I.S.S.), l’alcol fa sempre male, perciò “più alcol più male meno alcol meno male”, ma prima ancora bisognerebbe normalizzare l’indicazione in Europa, visto che esistono ancora tra gli stati europei livelli diversi per l’accertamento dello stato di ebbrezza alcolica. A tal fine riteniamo opportuno coinvolgere la FEVR (Federazione Europea delle Vittime della Strada) di cui l’AIFVS fa parte.

Giuseppa Cassaniti
Presidente AIFVS


 

La presa di posizione dell’A.I.F.V.S. agli attacchi sulla attendibilità dell’etilometro. La lettera  raccoglie la proposta ASAPS:  “Alcol zero alla guida”. (ASAPS)
 

Martedì, 04 Settembre 2018
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