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di Giordano Biserni*
UNA ESTATE A TUTTO ALCOL: QUANDO IL FERMO OBBLIGATO COLPISCE GLI ETILOMETRI
Una storia folle, tutta italiana, a discapito della sicurezza stradale

Eccoci arrivati ai due mesi clou dell'estate, quelli in cui ci si godono le meritate vacanze, al mare, in collina o in montagna. Qualcuno andrà all'estero. Ma a quelli non diciamo nulla. Anzi. Loro non saranno toccati da questa vicenda. E capirete subito il perché. Sarà una estate con i soliti bollini del traffico "neri", "rossi", "gialli" e "verdi". Ma sarà anche una estate dal bollino "alcolico", ad "alto tasso alcolico". Perché?  E' presto detto: ne avevamo parlato diversi mesi fa, se ne era anche occupata "Striscia la Notizia" che era venuta qui da noi all'ASAPS di Forlì, ma nulla si è mosso. Stiamo parlando delle centinaia  di etilometri che giacciono a Milano presso l'unico centro omologato per la revisione annuale di questi apparati, che formano prova legale  nel contrasto alla guida in stato di ebbrezza. Un reato - quando supera la soglia di 0,8 gr/l - che diventa anche aggravante specifica nei nuovi reati di "omicidio stradale" e "lesioni personali stradali". Il  Centro superiore ricerche prove autoveicoli e dispositivi (Csrpad) del Ministero delle Infrastrutture e Trasporti, con sede a Roma, è tutt'ora fermo. E i camion continuano a portare in Lombardia tutti gli etilometri da revisionare, utilizzati dagli organi di polizia stradale ogni giorno. Così ci sono Comandi piccoli che sono senza da mesi (e chi ne risponde in caso di omicidio stradale del fatto che non avevano un etilometro a disposizione per verificare lo stato alterato dell'utente su strada? La denuncia per omissione di atti d'ufficio è sempre dietro l'angolo (come ben sanno molti operatori) e altri Comandi più grandi, che sono arrivati con l'acqua (meglio sarebbe dire con l'alcol) alla gola, non avendo più un numero sufficiente di apparecchiature per rispondere a tutte le esigenze h/24.

Ci sono anche Comandi ed Uffici che si scambiano etilometri come le figurine dei calciatori, altri che chiedono la cortesia alla prima pattuglia di altra forza dell'ordine di dare un aiuto, deviando in zona l'unica pattuglia che ne è dotata oppure accompagnando l'interessato presso un presidio di polizia che ne ha la disponibilità. Insomma, prepariamoci ad una estate a tutto alcol. Sarà sempre più raro avere una batteria di etilometri schierati e a presidio delle nostre strade, specialmente quelle notturne, vicino al locali di intrattenimento e alle discoteche. D'altronde avevamo già scritto che "le stragi del sabato sera" erano praticamente scomparse, grazie anche ai controlli massicci su arterie di grande afflusso. Ah certamente, l'aspetto umano non va dimenticato. In queste notti dei fine-settimana estive, qualche campanello di casa in più all’alba verrà suonato. E certamente non per dare le buone notizie.

A chi riceverà le visite bisognerebbe  spiegare perché il problema non solo sia rimasto ma perché si sia aggravato. Si era anche suggerito - al Parlamento - di far diventare biennale la durata della revisione. Si era suggerito di attivare più servizi privati per i banchi di revisione, ma le gare pare siano rimaste deserte. Insomma, l'estate è anche tempo di sagre patronali. A quale santo ci dobbiamo affidare per vedere risolto il "fermo obbligato" di migliaia di etilometri (come denunciato ieri  da "La Stampa")? Aspettiamo segnali dai nuovi Ministri dell'Interno e dei Trasporti e Infrastrutture.



Forlì 5 luglio 2018

Giordano Biserni
Presidente ASAPS
 
 


 

E' ora di parlare ancor più chiaro. (ASAPS)

 

 

Giovedì, 05 Luglio 2018
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