SS 67 una statale ad altissimo tasso di rischio anche per gli abitanti della vallata
Intanto la Polizia Stradale di Rocca viene sottoposta ad una lenta e assurda eutanasia operativa
Nell’articolo di oggi di Quinto Cappelli su Il resto del Carlino è descritta in modo chiaro la situazione di elevato rischio della SS 67 con una ripetuta sequela di incidenti stradali, specie nei fine settimana.
Nel pezzo si pone in particolare evidenza la situazione di dissesto di alcuni tratti e la condotta di molti conducenti, in particolare i motociclisti che definire non particolarmente disciplinata appare un eufemismo.
Allora viene ovvio porre sul tappeto l’ormai vetusto tema dei controlli sulle strade e della pericolosa SS 67 in particolare, che sta diventando una fra le cause primarie di ricoveri nei centri di traumatologia e ortopedia degli ospedali di Cesena e Forlì con costi esorbitanti per la sanità, senza contare gli incidenti mortali testimoniati dai mazzi di fiori disseminati sui bordi della statale Tosco Romagnola, una sorta di vero santuario per i bikers.
Di fronte a questa situazione, di fronte a comportamenti più idonei a delle piste che a una statale cosa si sta facendo? Si sta pensando ancora di chiudere l’unico Distaccamento di Polizia Stradale presente sul tratto da Empoli a Ravenna? Sarebbe una vera assurdità.
Si dirà che se ne parla da tempo della chiusura del Distaccamento di Rocca ma è ancora aperto. Sì ma è in atto una lenta inesorabile e ingiustificabile eutanasia del reparto. Basti pensare che di fronte ad un organico previsto di 19 agenti, si era scesi a 9 nel 2017 e in questa estate 2018 si è scesi ancora fino numero di 7, di cui solo sei impiegabili. Fra riposi, ferie, malattie, rimane veramente poco, pochissimo il personale utilizzabile quotidianamente su strada.
Se si vuole far morire il reparto lo si dica chiaramente e lo si faccia. Non a caso non è stato ancora trasferito il comando della Stradale nella ex caserma dei Vigili del Fuoco di Rocca che già si sono trasferiti nel nuovo stabile. Ma si vuole effettuare veramente il trasferimento?
E’ ora che le autorità centrali dicano forte e chiaro cosa si vuol fare della Polizia Stradale di Rocca. Questa lenta eutanasia del reparto è mortificante per il personale ma soprattutto per la gente della vallata del Montone che chiede sicurezza quando circola sulla strada, chiede sicurezza per i bambini e i tanti anziani che vivono lungo la statale i quali nei giorni festivi devono quasi battere in ritirata per non rischiare la vita. Ora che è anche cambiato il Governo ci dicano forte e chiaro cosa intendono fare dell’unico Distaccamento in prima linea per la sicurezza della gente sulla SS 67.
Il momento per la sicurezza stradale in generale si sta facendo sempre più difficile. In questo Paese, anche a causa di alcuni eccessi nell’utilizzo degli strumenti, si sta mettendo continuamente sotto accusa il sistema dei controlli elettronici della velocità con sistematici attacchi alle postazioni degli autovelox e si discute anche l’utilizzo degli etilometri, lo abbiamo visto di recente anche in questa provincia.
Nel contempo mancano gli agenti sulle strade in particolare sulle statali e provinciali, cioè proprio i tratti a maggior tasso di mortalità.
Ci dica la politica, ci dicano le autorità se la sicurezza stradale, se la sicurezza della gente che vive sulle strade a rischio moltiplicato ha diritto a rivendicare la quota di sicurezza che gli spetta o no.
Forlì, 19 giugno 2019
*Presidente ASAPS
Nel giugno 2019 in questo articolo parlavamo di lenta eutanasia e non ci sbagliammo ora per il Distaccamento di Rocca S.C. e altri 24 reparti distaccati si sta per staccare la spina.
Una grande sconfitta per la sicurezza stradale (che non è orfana e ha dei padri), un arretramento sul territorio che le fini penne ministeriali chiamano Razionalizzazione, ma si legge chiusura. (ASAPS)