CODICE
DELLA STRADA: DAI CONTROLLI RISULTA CHE 41 TIR SU 100 SONO FUORI
REGOLA. | |
Lo hanno rivelato i controlli effettuati in otto mesi dai 13 Centri di revisione mobili del ministero delle Infrastrutture e Trasporti. Da gennaio a settembre sono stati controllati, insieme alla Polizia Stradale, in totale 4.000 veicoli pesanti italiani e stranieri: il 41% di questi è risultato non in regola ed è stato sottoposto a sanzioni. Stupiti? Noi no. Vorremmo sapere anche qual è la percentuale dei Tir stranieri controllati e la percentuale di quelli fuori regola, vista la notevole espansione di imprese e conducenti stranieri che solcano le nostre strade. Spesso violando tempi di guida e tempi di riposo. In un sistema mobilità che ha visto in poco più di un anno un aumento del gasolio di circa il 16%, le imprese di trasporto che viaggiano già ai margini della sopravvivenza e non possono esagerare con le tariffe per la forte concorrenza, sono costrette ad adottare aggiustamenti, come l’aumento dell’orario di guida, la velocità media, il salta riposo, l’aumento della quantità del carico e dei volumi, che le pongono oltre la border line della legalità. In buona sostanza le leggi dell’economia, col cappio sempre più stretto, costringono l’autotrasportatore ad adattare le modalità del suo viaggio e del suo carico in modo di mantenere i margini economici per non gettare la spugna. Tutto questo ovviamente a discapito della sicurezza. Un conducente stanco ha i riflessi più lenti e in autostrada può trasformarsi in un ferro da stiro per le macchine che lo precedono. I colpi di sonno sono in agguato. La maggiore velocità di un camion carico (o stracarico) è un fattore di rischio enorme in caso di frenata improvvisa. Il costo del carburante, il costo dell’autotrasporto si trasformano spesso non solo in un maggior costo della vita, ma in un maggior costo per la vita. |