Venezia
- In laguna è in arrivo il palloncino per il controllo del
tasso alcoolico nel sangue, e con il palloncino anche la patente a
punti! Il commissario al Traffico acqueo, Paolo Costa, infatti,
ha scritto al capo del Dipartimento della Protezione civile, Guido
Bertolaso, per concordare la stesura di un articolato di legge, da
far passare in Parlamento attraverso i collegati alla Finanziaria
2005, in modo da estendere anche alla navigazione le disposizioni
del codice della strada, opportunamente corrette. La lettera fa seguito
a una trattativa con Bertolaso condotta da tempo dal vicecomandante
della Polizia municipale, Alfonso Garlisi, e contiene le proposte
finali dell’Ufficio del commissario, che martedì, in un incontro
conclusivo a Roma, verranno sussunte nel disegno di legge.
«In laguna - spiega il coordinatore dell’Ufficio del Commissario,
Annibale Tagliapietra - si può applicare, e solo in parte,
il codice della navigazione, ma serve una normativa più adeguata
che ci consenta, da un lato, di fare i controlli sull’idoneità
psicofisica dei conducenti, dall’altro di dare più solidità
giuridica ai sequestri dei mezzi o alla sospensione dei titoli di
guida o professionali». Tassisti, gondolieri, trasportatori,
infatti, possono trasportare tranquillamente persone o merci o guidare
mezzi di grande potenza in condizioni psicofisiche alterate, senza
paradossalmente incorrere in nessuna violazione. «Basta che
non siano ubriachi fradici», spiega Garlisi sottolineando che
il codice civile punisce l’ubriachezza conclamata, mentre nel codice
della navigazione non c’è norma che sanzioni la guida in stato
d’ebbrezza o sotto l’effetto di droghe.
La prova del palloncino, dunque, consentirà di sanzionare comportamenti
pericolosi, e a seconda della quantità di tasso alcoolico riscontrato
comporterà l’immediato ritiro della patente oppure un carico
di punti che, cumulandosi con altre sanzioni, potrà arrivare
nel tempo alla sospensione della patente oppure dei titoli o delle
abilitazioni professionali. I punti scatteranno anche per altre violazioni
alle disposizioni del commissario (limiti di velocità, zone
blu, etc.).
L’intesa con la Protezione civile, poi, ha anche un altro scopo. «Impedire
che alla fine dell’esperienza commissariale - spiega Garlisi - l’intero
corpus delle disposizioni prese in tre anni e la sua coerenza interna
vengano dispersi con interventi autonomi delle singole amministrazioni
nei terreni di competenza». Se l’insieme dei provvedimenti del
commissario, in altre parole, verrà trasformato in un articolato
di legge, non solo avrà più forza, ma solo il Parlamento
lo potrà modificare.
Al lavoro del commissario manca un ultimo tassello: l’ordinanza per
ridurre la pressione del traffico acqueo in città, presentata
in bozza il 20 settembre. È quella, si ricorderà, che
introduceva le Zone a traffico lagunare limitato rafforzate in Canal
Grande e Bacino San Marco, vietando il passaggio ai mezzi da nolo
e a quelli con autorizzazioni diverse da quelle rilasciate dal Comune
di Venezia e che introduceva le fasce orarie per il trasporto merci(5
- 10.30 e 15 - 18)). «Al 31 dicembre l’ordinanza verrà
fuori», ha garantito Tagliapietra, spiegando che gli uffici
stanno confrontando le controproposte delle associazioni di categoria
e dei singoli operatori, spesso insanabilmente contraddittorie, per
vedere cosa è accoglibile e cosa no. Alcune anticipazioni sono
state date ieri, a margine dell’audizione delle categorie fatta dalla
Commissione consiliare Servizi pubblici: ne diamo conto nel servizio
a lato.
di
Silvio Testa