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Notizie brevi 12/11/2004

VELOCITA’ AUTOSTRADE: E IO TI FACCIO LA MEDIA! VITO GAMBERALE, DI AUTOSTRADE PER L’ITALIA, PRESENTA "TUTOR", IL SUPERCONTROLLORE DELLA SICUREZZA. CHI SGARRERA’ COL GAS SARA’ SUBITO INDIVIDUATO E SANZIONATO. IL GRANDE FRATELLO VESTIRA’ LA DIVISA DELLA POLIZIA STRADALE. VIENE CALCOLATA LA VELOCITA’ MEDIA FRA DUE TRATTI PERCORSI.

VELOCITA’ AUTOSTRADE: E IO TI FACCIO LA MEDIA!
VITO GAMBERALE, DI AUTOSTRADE PER L’ITALIA, PRESENTA "TUTOR", IL SUPERCONTROLLORE DELLA SICUREZZA. CHI SGARRERA’ COL GAS SARA’ SUBITO INDIVIDUATO E SANZIONATO. IL GRANDE FRATELLO VESTIRA’ LA DIVISA DELLA POLIZIA STRADALE.
VIENE CALCOLATA LA VELOCITA’ MEDIA FRA DUE TRATTI PERCORSI.

(ASAPS) ROMA - C’è chi, alludendo al Grande Fratello autostradale, ed ai nuovi controlli che la tecnologia renderà possibili, ha parlato di "nuova tegola" pronta ad abbattersi sugli automobilisti poco rispettosi del codice della strada. C’è anche chi ha manifestato un certo fastidio per il segreto con cui il sistema è stato sperimentato, negli ultimi mesi, nel tratto lucchese dell’autostrada Firenze Mare (A11), in uno dei punti preferiti dagli amanti della velocità, tra Altopascio e Capannori, sulla carreggiata che da Firenze conduce a Migliarino.
Quel che è certo è che il "Tutor", così si chiamerà il sistema di sorveglianza sperimentato, potrebbe cambiare per sempre il sistema di rilevazione delle infrazioni, e quindi anche la mentalità dei corsaioli, perché emetterà verdetti in base a calcoli incontrovertibili e davvero ben lungi dall’essere facilmente contestabili, quelli relativi ai tempi di percorrenza tra un casello e l’altro.
La notizia, che giunge proprio in concomitanza con l’apertura dei lavori al salone internazionale della Sicurezza Stradale, è giunta alla stampa dopo che l’amministratore delegato di Autostrade per l’Italia, Vito Gamberale, ne aveva parlato nel corso della sua audizione alla commissione Trasporti della Camera, dove è intervenuto per parlare del piano di innalzamento dei limiti di velocità sulle autostrade.
Eh già... infatti – con molta silenziosità – lo sforzo "a ritroso" per far correre di più le auto sulle arterie autostradali prosegue, ed ora il sogno di Lunardi sembra divenire realtà.
Dobbiamo ammettere che, per quanto la prospettiva di consentire velocità più elevate resti l’unico esempio di questo genere in paesi a mobilità avanzata, nei quali invece gli esecutivi puntano molto sulla riduzione della velocità, l’idea di mettere un "consigliere" per elargire più miti consigli ad affiancare le coscienze degli automobilisti, ci incuriosisce davvero.
Le notizie finora trapelate, parlano dell’applicazione in chiave tecnologica di un concetto in realtà estremamente semplice, che in passato – prima della diffusione in larga scala del sistema di pagamento automatico Telepass – è stato empiricamente utilizzato anche dagli operatori di Polizia Stradale per accertare i grandi eccessi di velocità: una volta intercettato il trasgressore, infatti, gli veniva intimato l’alt in prossimità di un casello, e giunti alla stazione di esazione, gli agenti accertatori dovevano essere bravi a far vidimare il biglietto al casellante, che lo obliterava con l’orario centralizzato del sistema autostradale e lo riconsegnava all’operatore, che a quel punto doveva calcolare la media percorsa in relazione ai chilometri percorsi.
Chi scrive ha contestato più di un articolo 142/9° del codice della strada, procedendo anche all’applicazione della sanzione accessoria del ritiro della patente di guida, con modalità e risultati certi, sbarrando la strada a qualsiasi contestazione.
La pecca di quella trovata, stava però nel fatto che tra il ritiro del biglietto e l’ingresso in autostrada, ci finivano in mezzo soste agli autogrill, rallentamenti nei cantieri, tratti percorsi a velocità più ridotta: fattori che contribuivano a diminuire la media e che quindi rendevano impossibile una contestazione, oltre alla ovvia difficoltà nella contestazione.
Il nuovo sistema, invece, non avrà bisogno di quella particolare condizione sine qua non, e potrà contare su vere e proprie boe di segnalazione e sulla capacità di trasmissione dei dati relativi ai transiti, tra un ipotetico punto "A" ed un ipotetico punto "B"; anzi, per meglio dire, tra una moltitudine di punti, sorvegliando un singolo veicolo insieme a tutti gli altri in viaggio, creando un database istantaneo in grado di localizzare un trasgressore e metterlo in una lista nera.
A questo punto, c’è da giurarlo, un operatore della Polizia Stradale che lavorerà alla console di regia di questa immensa "vasca", non dovrà far altro che estrapolare i trasgressori, accertare le responsabilità solidali e formare il verbale, che sarà poi inviato direttamente a casa.
Nulla toglie che, i casi di trasgressione più gravi, potranno essere immediatamente segnalati per il tramite dei Centri Operativi Autostradali alle pattuglie della Stradale impegnate nei servizi di vigilanza, che potranno così intercettare gli autori delle violazioni e procedere alla contestazione immediata.
Il segmento pilota istituito in via sperimentale sulla A11, ha messo alla prova il sistema, dimostrando che funziona e che può superare il concetto stesso di accertamento, almeno così come è stato finora concepito: le uniche armi a disposizione delle forze dell’ordine, infatti, sul fronte del contrasto agli eccessi di velocità, sono le apparecchiature tecniche: autovelox, multavelox o telelaser, hanno mostrato in più occasioni di essere strumenti estremamente efficaci, ma al tempo stesso la loro validità si è sempre dovuta confrontare con vizi di forma, con cause di nullità o semplicemente con sentenze anche clamorose di giudici che ne annullavano gli effetti.
In più, l’azione di questi strumenti è necessariamente limitata alle circostanze di luogo o di tempo, e specificatamente al tratto di strada in cui messo in atto il servizio, alle condizioni meteo, al traffico e via di seguito.
Il Tutor , invece, sarà sempre al lavoro: giorno, notte, con il sole o con la pioggia, intervenendo potenzialmente in ogni singolo evento trasgressivo.
C’è chi grida alla perdita della privacy, che in autostrada – dunque – non esiste di fatto già più, con il proliferare dei tanti sistemi di esazione che puntano l’utente dall’atto del proprio ingresso in autostrada fino al momento in cui ne esce; e c’è chi ora pensa – allarmato – che forse la stessa intenzione di Lunardi, quella di innalzare il limite di velocità ma con una continua e strettissima vigilanza su ulteriori eccessi rispetto a quelli "consentiti", potrebbe alla fine dimostrarsi nemmeno troppo allettante, perché se lo scopo era quello di non perdere la patente fino alla soglia di 201 km/h, la prospettiva "barrichelliana" potrebbe infrangersi contro il muro dei controlli, che se davvero blindassero la rete autostradale, provocherebbero un’emorragia di punti senza precedenti.
Noi di Asaps, come già detto, staremo a guardare, astenendoci, per il momento, da ogni tipo di giudizio.
Del resto, la nostra posizione sulla questione 150 è più che nota, ma se le intenzioni del ministro Lunardi sono quelle di far rispettare i limiti massimi di velocità, noi siamo assolutamente d’accordo. Non sarebbe infatti più la velocità di 150 all’ora, il nocciolo della questione, ma la soglia psicologia innalzata e l’impunità fino a 200 e passa orari.
Semmai, ci permettiamo di far notare che a questo punto si dovrebbe intervenire sul codice, ed eliminare quel gap di 40 km/h che c’è tra il limite di velocità consentito e quello oltre il quale scatta la sanzione maggiore, con il ritiro di patente. Si vada pure (come mera ipotesi) a 150 all’ora, ma a condizione di eliminare del tutto, o quasi, la tolleranza permissiva che legittima, de facto, chi crede di essere sul paddock di un gran premio. A 160 la sanzione più severa e via 10 punti, con sospensione della patente. Siamo sicuri che a queste condizioni molti tifosi della velocità diventerebbero molto più tiepidi.
E ci dispiacerebbe poi molto che un eventuale innalzamento dei limiti rovinasse i progressi fatti, sul fronte della sicurezza, proprio in autostrada, dove si muore davvero di meno. Sarebbe un delitto!


Venerdì, 12 Novembre 2004
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