Di Giordano Biserni* e Lorenzo Borselli**
Quando il degrado è in noi
Quando il degrado entra nelle Istituzioni, quando queste sono sbeffeggiate pubblicamente, quando scopriamo che i controllori sono i primi tra i furbetti, è giunto il momento di cambiare. Non diciamo questo perché abbiamo fatto una colossale “figura di merda”. Lo diciamo perché, quelli in divisa che non mettono il casco, quelli che non pagano l’assicurazione, quelli che non mettono le cinture e quelli che poi intascano mazzette, sono solo una minima parte. Infinitesimale, credeteci.
Credeteci, questa non è una frase fatta.
Il servizio di Striscia la Notizia restituisce un’immagine sciagurata della Polizia di Stato, ma ciò che ci fa più male, è il pensiero naturale che a molti viene: “è così dappertutto”.
Così, l’assioma politico-ladro, si estende, anzi si propaga come una pandemia, a tutta la Pubblica Amministrazione, quella che dovrebbe essere “servita” con disciplina e onore, come recita l’articolo 54 della nostra Costituzione.
Nell’Italia più vicina, nel tempo, alla Carta, i comandanti dei reparti esigevano l’esibizione del libretto di circolazione e dell’assicurazione: oggi, forse, qualcuno lo chiamerebbe “mobbing” o “violazione della privacy”.
Vogliamo usare termini moderni? Ok, chiamiamolo “controllo della qualità”.
Ricominciamo, per favore.
Perché se il controllore fa il furbo, tradisce prima sé stesso e poi il giuramento che ha fatto, soprattutto in un contesto, come quello del servizio giornalistico che ci ha svergognati, in cui l’esempio ha eccome il suo peso.
La legalità comincia dalle piccole regole, come allacciare la cintura, pagare l’assicurazione o magari evitare di parcheggiare in doppia fila o nello spazio dei disabili.
La frase odiosa e arrogante “...e che c’abbiamo scritto sulla portiera…?”, purtroppo ricorrente nello slang dei furbetti in divisa, deve essere bandita dai nostri comportamenti.
*Presidente ASAPS
**Responsabile della comunicazione e consigliere nazionale ASAPS
Circa il servizio di Striscia la Notizia davanti al Commissariato di Fuorigrotta la pensiamo così. (ASAPS)