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In Francia si riaccende la battaglia sull’ecotaxe

Il Governo francese vuole resuscitare il pedaggio per i veicoli industriali per finanziare la costruzione e manutenzione delle infrastrutture. L'autotrasporto reagisce duramente.

Nata formalmente nel 2007 per essere attuata nell'ottobre del 2013, l'ecotaxe francese è stata sospesa ancor prima di generare un solo euro (anche se ha prodotto milioni di spese per i portali telematici) dopo le dure proteste di agricoltori e autotrasportatori. Ma non è mai realmente morta, anzi ha cercato prima di riapparire sotto forma di provvedimento regionale e ora torna a una dimensione nazionale dopo le dichiarazioni della ministra dei Trasporti, Élisabeth Borne, che all'inizio di aprile 2018 ha annunciato che intende sottoporre al Parlamento una Legge che stabilisca un "contributo" dell'autotrasporto al finanziamento delle infrastrutture. Potrebbe avvenire già entro aprile, anche se la ministra ha assicurato che per la sua entrata in vigore ci vorranno mesi e non è prevista nel 2019. Inoltre ha puntualizzato che non si tratta della vecchia ecotaxe. Queste dichiarazioni hanno immediatamente spinto le associazioni dell'autotrasporto ad ammonire il Governo che non intendono accettare alcuna nuova imposizione, sottolineando che il settore è già sotto la pressione della concorrenza internazionale e che lo Stato può trovare altrove le risorse per le infrastrutture.

da TrasportoEuropa.it


Cos’è e come funzionerebbe. (ASAPS)

Martedì, 10 Aprile 2018
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