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Ubriaco al volante con un tasso tre volte il limite, ma per il giudice "è un fatto tenue"

Sentenza-choc dopo un incidente

Era ubriaco al volante ed era rimasto coinvolto in un incidente, ma secondo il giudice questo "è un fatto di lieve entità" e quindi non va condannato per guida in stato di ebbrezza.

La sentenza-choc è stata pronunciata ieri, mercoledì 14 marzo 2018, da Piergiorgio Balestretti, chiamato a esprimersi su un fatto accaduto la notte 15 marzo 2016 in corso Moncalieri angolo corso Fiume. Allora si scontrarono una Fiat Punto e una Opel Tigra.

Il verdetto ha assolto un 42enne italiano che, al volante della punto, era stato trovato dalla polizia locale con un livello intorno 1,5 grammi di alcol per litro di sangue, ossia il triplo del limite di legge fissato in 0,5.

La procura, che gli aveva contestato le aggravanti dell’ora notturna e del sinistro stradale, aveva optato per la condanna per decreto (ossia senza processo) a 3.500 euro di ammenda, cosa che avrebbe comportato all'automobilista, una guardia giurata, la sospensione della patente.

L'uomo, assistito dagli avvocati Marco Moda e Alessandro De Marco, ha così deciso di impugnare il provvedimento e di affrontare il processo, conclusosi con l'assoluzione per la "tenuità del fatto". Ad alleggerire la sua posizione anche il fatto che l’imputato era da solo in auto, ha collaborato con gli agenti, non aveva segni di alterazione psichica e non c'era prova che l'incidente fosse stato provocato solo da lui.

Il valore triplo di alcol rispetto ai limiti di legge, in sostanza, non è contato nulla.

da torinotoday.it


A questo punto è quasi inutile continuare ad occuparsi di sicurezza stradale. Se la direzione è questa.  (ASAPS)

Venerdì, 16 Marzo 2018
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