Obiettivi
del progetto
Gli incidenti stradali rappresentano una delle principali cause di morte”evitabile”
soprattutto nella popolazione giovanile. E’ quindi necessario disporre
di informazioni sui principali fattori di rischio onde poter organizzare
interventi per la loro eliminazione, ove possibile, o il potenziamento
delle difese per la loro prevenzione.
Le statistiche
correnti ci forniscono dati sufficienti per una corretta valutazione
delle dinamiche degli incidenti rivolte ai fattori generali, ma studi
ad hoc sono necessari per approfondire i fattori di rischio ambientali,
meccanici e umani implicati negli incidenti. La ricerca internazionale
MAIDS (Motorcycle Accidents in depth-Study) ha coinvolto esperti e prodotto
dati e metodologie di analisi non ancora disponibili in Italia ed essenziali
per affrontare il problema in modo scientifico e rigoroso. MAIDS è
uno studio multicentrico di tipo caso-controllo condotto in Pavia e
provincia, Hannover e Lower Saxony, Barcellona, Rotterdam, L’Aia
& Delft, Nanterre (Zona Sud di Parigi) la cui durata copre il periodo
di tempo dal 1998 al 2004. Lo studio è una piattaforma comune
per indagini approfondite e per ricerche epidemiologiche, copre tutti
gli aspetti delle cause e delle conseguenze degli incidenti, basa le
analisi su dati raccolti direttamente sul luogo del singolo incidente,
si avvale di competenze ingegneristiche, mediche, psicologiche e statistiche,
identifica la popolazione a rischio e consente la valutazione dei fattori
di rischio correlandoli ai dati degli incidenti. Le cifre dello studio
MAIDS riguardano 1923 casi notificati dalle Forze di Polizia, 921 incidenti
raccolti e inseriti nella banca dati e 923 casi di controllo inseriti
nella banca dati. I primi risultati ci consentono di poter affermare
che:
La maggior parte degli incidenti avviene in area urbana (72.3%), con
bassa densità di traffico ed in buone condizioni di visibilità;
La responsabilità primaria dell’incidente è suddivisa
tra conducente dell’altro veicolo (50%) e conducente del veicolo
a due ruote (37%);
Nel 70% dei casi in cui la causa primaria è l’errore umano
del conducente dell’altro veicolo, questo è dovuto a mancanza
di percezione del veicolo a due ruote;
Il 73.1% di tutti i conducenti moto ha tentato una qualche forma di
manovra per evitare la collisione immediatamente prima dell’impatto.
Il 32% di questi ha perso il controllo del veicolo durante questa manovra;
Tra i conducenti moto, la fascia di età 41-55 è sottorappresentata
(minor rischio); la fascia fino a 15 è leggermente sottorappresentata,
mentre quella 18-25 risulta invece sovrarappresentata;
Sono state riportate diverse violazioni al Codice della Strada, sia
da parte del motociclista (8%) che da parte dei conducenti dell’altro
veicolo (18%).
Il corso di perfezionamento in analisi e ricostruzione degli incidenti
stradali si propone sulla base della metodologia elaborata dall’OCSE
con la collaborazione di esperti dall’Europa, Giappone e USA, di
formare esperti nell’analisi degli incidenti stradali al fine di una
corretta ricostruzione della dinamica dell’incidente, la valutazione
dei rischi e delle conseguenze sull’uomo, sui veicoli, sull’ambiente.
Il corso è rivolto a laureati o diplomati interessati ad acquisire
competenze in accidentologia per garantire una sempre maggior sicurezza
dell’ambiente di vita e una maggior qualità della vita stessa.
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www.unipv.it