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Notizie brevi 12/02/2018

Uber fa pace con Google: “Insieme lavoreremo alle auto a guida autonoma”

Il Ceo Dara Khosrowshahi ammette gli errori del passato, chiude la battaglia legale su Otto e annuncia una nuova fase della collaborazione con Mountain View

“Il mio lavoro come CEO di Uber è quello di impostare il corso per il futuro della società: innovare e crescere in modo responsabile, così come riconoscere e correggere gli errori del passato”, scrive in una nota Dara Khosrowshahi, Chief Executive Officer dell’azienda californiana. “Ai nostri amici di Alphabet dico: siamo partner, voi siete importanti investitori di Uber e condividiamo una profonda convinzione nel potere della tecnologia. Certo, siamo anche concorrenti. E anche se non concorderemo su tutto, siamo d’accordo sul fatto che l’acquisizione di Otto avrebbe potuto e dovuto essere gestita in modo diverso”. 

Khosrowshahi si riferisce alla vicenda di Otto, la startup fondata da un ex ingegnere di Waymo, la divisione auto autonome di Google. Waymo aveva avviato un’azione legale contro Anthony Levandowski, accusato di aver scaricato 14 mila documenti riservati prima di lasciare il suo incarico lo scorso anno per creare Otto, società di prototipi di auto senza conducente acquisita poi da Uber per 680 milioni. Da ricordare anche che Google aveva investito in Uber 258 milioni di dollari nel 2013. 

“Non c’è dubbio che la tecnologia di guida autonoma sia cruciale per il futuro dei trasporti. Attraverso questo obiettivo, l’acquisizione di Otto ha avuto senso dal punto di vista economico”, prosegue Khosrowshahi. “Per essere chiari, mentre noi non crediamo che qualche segreto commerciale possa essere passato da Waymo a Uber, non pensiamo nemmeno che Uber abbia utilizzato informazioni di proprietà di Waymo per la sua tecnologia di auto a guida autonoma, stiamo lavorando con Waymo per essere certi che il nostro Lidar e il software siano il frutto della nostra collaborazione”. 

E ancora: “Non posso cancellare il passato, ma posso garantire, a nome di tutti i dipendenti di Uber, che da questo episodio trarremo insegnamento per il futuro”. Khosrowshahi conclude ricordando che Uber sta cambiando volto e cultura aziendale: mettiamo la correttezza al centro di ogni decisione e siamo impegnati nella grande sfida per costruire il futuro. Riteniamo che quella per l’auto autonoma debba essere una corsa equa e, in cui alla fine a vincere saranno le persone, le città e il nostro ambiente”. 

 

Bruno Ruffilli
da lastampa.it
 

Lunedì, 12 Febbraio 2018
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