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Notizie brevi 09/01/2018

L’autotrasporto uccide: 7 giorni del 2018 contano 6 autisti morti sulla strada
da uominietrasporti.it

Una settimana di passione per gli autotrasportatori italiani quella appena trascorsa, la prima del 2018, che ha visto ben cinque autisti di veicoli merci perdere la vita. E' un messaggio forte che arriva dalla strada e che qualcuno in Parlamento, a questo punto nella prossima legislatura, dovrebbe ascoltare: l’autotrasporto merci è un mestiere che usura e spesso anche per questo uccide. Certo, ci sono gli incidenti, legati a dinamiche della circolazione. Ma ci sono pure malori, molto frequenti soprattutto intorno alla soglia dei 45-55 anni. Proviamo a ripercorrere questa settimana e a verificarlo direttamente.
L’esempio più clamoroso, dove a incontrare la morte sono state anche cinque persone oltre all’autista del camion, si è registrato sulla A21 ed era legato agli imprevisti della circolazione. Poi c’è stato quello sulla A2, dove a perdere la vita è stato un trasportatore di appena 37 anni che trasportava maiali, forse perché il carico si è sbilanciato in curva a seguito dello spostamento degli animali tutto su un lato.

Stamattina ci sono altri due incidenti mortali: uno arriva da vicino Matera, per la precisione Ferrandina, dove nel corso della notte è morto un autista di 38 anni di Pompei, Bernardo Cozzolino, mentre stava percorrendo la Statale 407 Basentana con un camion carico di cassette vuote, che con ogni probabilità andava a riempire nella zona di Metaponto. Ha terminato il suo viaggio contro un pilone, “spinto” con ogni probabilità, vista pure l’ora e lo scarso traffico, da un tragico colpo di sonno.

Il secondo invece arriva da  Taranto, dove un autocarro è caduto in acqua lungo la discesa Vasto nella città vecchia causando la morte del conducente di 55 anni. In questo caso, però, non sembra tanto una distrazione ad aver causato l’incidente, quanto un malore. In quanto parliamo di un tratto in discesa che impone alla fine una svolta a sinistra: se non la si effettua, dopo qualche metro si finisce in mare. E considerando che l’uomo percorreva spesso quella strada, tutto farebbe pensare a una perdita di conoscenza.

È stato sicuramente un malore, invece, a stroncare la vita di un autotrasportatore di 58 anni residente a Colonnella, in provincia di Teramo, mentre stava effettuando delle consegne lo scorso sabato 3 gennaio presso un centro commerciale. Cesco Di Lorenzo Di Michele – questo il suo nome – ha improvvisamente rallentato finendo per essere superato da un altro camion che aveva alle spalle, ma non è riuscito a tenere una traiettoria rettilinea e quindi il suo camion ha urtato il veicolo in sorpasso. Dopo pochi centinaia di metri i due mezzi si sono fermati, ma mentre dal primo è sceso l’autista per andare a visionare i danni subiti, dal secondo non è sceso nessuno. Aperta la porta della cabina, il primo autista lo ha trovato con la testa appoggiata al volante, ormai privo di sensi.

Un altro malore lo stesso giorno ha decretato la fine di Fabiano Fivotto, un autista di 54 anni di Noale (Venezia), mentre stava uscendo di casa e si aggingeva asalire a bordo della sua betoniera. I soccorsi del personale del 118, chiamati dalla stessa moglie testimone dell'accaduto, si sono rivelati inutili.

Per fortuna non sempre accade così. In un caso analogo, accaduto stamane sulla A14, è stato proprio il pronto intervento dei sanitari a evitare l'en plein, a chiudere cioè il bilancio settimanale con un "sette morti in sette giorni". Un autista di 50 anni originario della provincia di Macerata, infatti, mentre percorreva la Bologna-Taranto in direzione Sud, all’altezza di Pedaso, si è reso conto del malore che lo assaliva. Così, dopo aver sbandato per qualche chilometro senza per fortuna causare incidenti, è riuscito a raggiungere l’area successiva al casello di Porto San Giorgio e da lì ha potuto chiamare i soccorsi. I sanitari, evidentemente facilitati dalla vicinanza del casello, lo hanno raggiunto in pochi minuti, lo hanno trasferito all’ospedale di Fermo e sono riusciti a tenerlo in vita.

da uominietrasporti.it


 Un mestiere usurante che spesso anche questo uccide. (ASAPS)

Martedì, 09 Gennaio 2018
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