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CICLOMOTORI QUANDO L’INFORMAZIONE “DISINFORMA”. DOPO L’ANNUNCIO DELLO SCHEMA DI REGOLAMENTO EMESSO DAL CONSIGLIO DEI MINISTRI IN TANTI PENSANO DI POTER ANDARE GIA’ IN DUE SUL CINQUANTINO. LA NUOVA TARGA DEI CICLOMOTORI E’ ANCHE UN NUOVO FORTE BALZELLO



 (Asaps) - Subito dopo che le agenzie, i giornali e le TV hanno dato notizia con toni non sempre esatti, che il Consiglio dei Ministri aveva emanato il Regolamento in materia di targatura e secondo passeggero per i ciclomotori, aspetto di fatto pendente da mesi,  in tanti hanno pensato (numerose anche le telefonate all’Asaps) di poter viaggiare da subito in due sul motorino.

Cosa assolutamente inesatta. Spieghiamo perché e facciamo il punto della situazione in quanto parliamo di un popolo di oltre 5 milioni di ciclomotoristi, mica scherzi.

Allora quello approvato dal Consiglio dei Ministri è uno schema di regolamento, che verrà pubblicato a giorni sulla Gazzetta Ufficiale dopo la firma del Capo dello Stato. Su questo Regolamento dovrà essere acquisito poi il parere del Consiglio di Stato per il quale potrebbero essere necessari anche due mesi.

Successivamente il provvedimento dovrà tornare alle Commissioni parlamentari e infine al Consiglio dei Ministri per la versione definitiva. Tenendo conto che lo stesso Regolamento dovrà poi essere sottoposto anche all’esame della Corte dei conti e pubblicato nuovamente sulla Gazzetta Ufficiale, è facile prevedere che la sua entrata in vigore potrebbe essere salutata dal canto delle cicale.

Precisato tutto questo vediamo quali sono i punti e le tappe salienti dei contenuti di questo regolamento.

- Sarà prevista una targa personale che sarà abbinata ad un solo ciclomotore. Sarà più grande di quella attuale. Secondo le intenzioni la nuova targatura dovrebbe ostacolare il fenomeno dei furti e delle truffe. Nelle prossime settimane dovrebbe essere emanato un calendario che scaglionerà i tempi nei quali i proprietari dei motorini dovranno procedere alla sostituzione dei targhino con le nuove targhe. Probabilmente si partirà dall’estate, o da settembre. Il vero problema è quello dei costi che - è stato calcolato - si aggireranno intorno agli 80 euro. Un vero nuovo balzello. Una sorta di tassa bis di circolazione che ha già sollevato le ire delle associazioni dei consumatori.

- Per poter vendere un ciclomotore sarà poi necessario comunicare, per il tramite di una agenzia di pratiche auto, a quale targa dell’acquirente viene abbinato il ciclomotore, indicando il numero di telaio del veicolo. Dovranno essere fornite le fotocopie dei documenti sia dell’acquirente che del venditore.

- I nuovi veicoli immatricolati presumibilmente dalla prossima estate 2006 saranno dotati subito delle nuove targhe.

- Corredato dei nuovi documenti il ciclomotorista, solo se maggiorenne, potrà trasportare un secondo passeggero, ma esclusivamente sui “cinquantini” che risultano già omologati a questo scopo, generalmente si tratta di veicoli immatricolati dopo il 1999.

Secondo il Ministero dei Trasporti la nuova normativa dovrebbe rendere più agevole vendere i ciclomotori, con riflessi positivi anche sul mercato. Non si capisce perché  l’operazione debba però trasformarsi in un balzello veramente molto esoso per le famiglie dei ragazzi e per alcune fasce deboli di utenti della strada. Questo è un onere che riteniamo assolutamente vessatorio e che amplierà ancora ulteriormente il segmento di irregolari.

Il vantaggio innegabile in termini di sicurezza, maggiore visibilità della targa per il rilevamento delle forze dell’ordine, va coniugato con un costo assolutamente più accessibile dell’intera operazione, massimo 10-15 euro. Ricordiamo che con 80 euro ci si compra una discreta bicicletta. (Asaps)

 

 

 

 

 

 

 

 

Mercoledì, 25 Gennaio 2006
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