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Notizie brevi 19/10/2017

Patente, in Italia dal 2003 tolti 122 milioni di punti «Ora a rischio in 93 mila»

La ricerca e le decurtazioni da quando è in vigore la riforma. L’appello del direttore della Polizia Stradale: «Ci consentano di ritirare subito la patente per la sospensione a quanti usano il telefonino mentre guidano». I rincari delle assicurazioni per chi perde i punti

Sono 122,5 milioni i punti decurtati dalle patenti degli automobilisti italiani da quando la riforma li ha introdotti, nel luglio 2003, sino a dicembre del 2016. Andando più nel dettaglio — secondo gli ultimi dati del ministero dei Trasporti e riferiti a fine maggio — sono 93.810 i guidatori che hanno quasi esaurito il proprio «tesoretto» avendo a disposizione da zero nove punti. Inoltre per un dossier — realizzato dall’Osservatorio assicurazioni di Facile.it e che il Corriere ha letto in anticipo — sono oltre 20 mila quelli che hanno azzerato il loro bonus.
 


Il dossier e la mappa


Non mancano le sorprese. Per la ricerca — mettendo in rapporto il numero totale dei residenti abilitati alla guida con quanti hanno esaurito i punti — risulta che la regione al primo posto sia il Friuli Venezia Giulia, che precede la Calabria, la Campania, la Lombardia e il Piemonte. Chiude la Basilicata che, quindi, è la più virtuosa d’Italia. Se, invece, si analizzano in valori assoluti, in testa c’è la Lombardia e poi Campania, Piemonte, Lazio, Emilia-Romagna e Toscana. Ultima è la Valle D’Aosta. Se si leggono i dati in ottica provinciale, in termini assoluti, nell’area di Napoli c’è il maggior numero di guidatori a zero punti (dietro si piazzano Milano e Roma). In rapporto al numero dei patentati prima è Vibo Valentia, poi ci sono Brescia e Reggio Calabria.

>GUARDA IL GRAFICO
Le patenti a zero punti regione per regione

Il parere della Stradale

«Chi ha esaurito il punteggio, è un conducente particolarmente assiduo nel commettere infrazioni che comportano la decurtazione dei punti in un biennio o che ha commesso gravissime violazioni — spiega Giuseppe Bisogno, direttore della polizia stradale — come la guida in stato d’ebbrezza, sotto l’effetto di sostanze stupefacenti o l’eccesso di velocità e che non è riuscito a effettuare corsi di recupero. La riforma è stata uno strumento fondamentale per la sicurezza stradale, soprattutto, all’inizio. Oggi serve un ulteriore salto di qualità per incidere più efficacemente su comportamenti pericolosi come guidare usando smartphone e altri dispositivi: sono la principale causa degli incidenti. Ci vuole un intervento normativo che ci consenta di ritirare immediatamente la patente per la sospensione».

I punti e i bonus

Per conoscere il saldo dei punti sulla propria patente si può chiamare il numero 848782782, attivo 24 ore su 24 al costo di una telefonata urbana, oppure si può consultare il sito internet del portale dell’automobilista. Se si perdono punti se ne possono recupere sino a sei frequentando anche dei corsi specifici , con obbligo di esame finale. Se, però, si hanno già zero punti, dopo la lettera di avviso del ministero dei Trasporti, si hanno 30 giorni (nei quali si può circolare) per risostenere l’esame di guida. Se lo si supera si riavranno i 20 punti iniziali: se non ci si presenta, o si è bocciati, la patente viene sospesa. Chi si comporta bene al volante, invece, riceve dei «premi». I neopatentati ne ricevono uno l’anno, per tre anni, se non ricevono penalità. Chi è un guidatore più esperto, ogni due anni, acquisisce due punti sino a raggiungere la quota massima di 30 punti. Il punteggio perso può essere recuperato frequentando anche dei corsi specifici , con obbligo di esame finale, nelle autoscuole o altri soggetti autorizzati dal ministero.

Le critiche delle associazioni

«Gli italiani sono come gli uccelli che appena vedono uno spaventapasseri al primo giro ci passano alla larga — dice Giordano Biserni, presidente dell’ Associazione sostenitori e amici della polizia stradale — poi quando capiscono che non li uccide, ci si posano sopra: o smettiamo di regalare punti o ci battiamo per contrastare le infrazioni in vista della sicurezza stradale».

I rincari delle polizze assicurative

Le penalità incidono anche sul costo della polizza Rc auto. «Decurtazioni e, ancora più, sospensioni della patente, indicano comportamenti alla guida pericolosi che possono portare a incidenti — afferma Mauro Giacobbe, amministratore delegato di Facile.it — e cambiare classe di merito può comportare aggravi anche consistenti». I calcoli sono presto fatti. «La migliore tariffa per una romana trentenne che guida un’utilitaria (1.400 cc), classe di merito 7, in caso di azzeramento di patente può avere un rincaro da 309 a 408 euro (+31,9%) — conclude — mentre un ventenne di Napoli che guida una citycar (1.000 cc) passerebbe da 2.514 a 2.997 euro (+19%)».
 

>L’articolo sul Corriere della Sera

Alessio Ribaudo
da corriere.it


 

Inchiesta del Corriere della Sera sulla Patente a punti.
«Gli italiani sono come gli uccelli che appena vedono uno spaventapasseri al primo giro ci passano alla larga — dice Giordano Biserni presidente di Asaps — poi quando capiscono che non li uccide, ci si posano sopra: o smettiamo di regalare punti o ci battiamo per contrastare le infrazioni in vista della sicurezza stradale».
Sì insomma siamo un popolo molto intelligente, quando abbiamo capito che lo “spaventapasseri” non aveva un “fucile” efficace e abbiamo capito che perdere i punti era difficile (poche pattuglie che ti fermano sulle strade per verificare cinture, telefonino, alcol, disco crono ecc.) e recuperarli era facile (corsi da 6 e 9 punti senza esame, regalo di due punti biennali per chi fa semplicemente il suo dovere o ha la fortuna di non essere pizzicato), ci siamo resi conto che la Patente aveva i punti quasi in cassaforte. 20.000 patenti azzerate su 35 milioni di patentati cosa sono? Quasi il nulla. (ASAPS)

Giovedì, 19 Ottobre 2017
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