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Notizie brevi 23/12/2004

UBRIACHI ALLA GUIDA ORMAI E’ EMERGENZA. - Cresce l’aggressività verso le divise. Solo 4 italiani su 100 controllati con l’etilometro negli ultimi 3 anni, contro il 34% dei francesi, 37% degli olandesi, 41 degli svedesi, e addirittura il 64% dei finlandesi. Revoca della patente per i recidivi e nuovi esami, dopo almeno 5 anni, e con l’accertamento di una "disintossicazione certificata"

UBRIACHI ALLA GUIDA ORMAI E’ EMERGENZA.
Cresce l’aggressività verso le divise.
Solo 4 italiani su 100 controllati con l’etilometro negli ultimi 3 anni, contro il 34% dei francesi, 37% degli olandesi, 41 degli svedesi, e addirittura il 64% dei finlandesi.
Revoca della patente per i recidivi e nuovi esami, dopo almeno 5 anni, e con l’accertamento di una "disintossicazione certificata"

Basta farsi una navigata sul nostro sito www.asaps.it, per rendersene conto, ormai non c’è giorno in cui 2 o 3 pattuglie della Polizia Stradale, della Polizia Municipale o dei Carabinieri non siano letteralmente aggredite durante i controlli su strada da conducenti poi risultati, da una verifica con l’etilometro, ubriachi.
Nei giorni scorsi abbiamo pubblicato notizie con divise investite, macchine delle forze di polizia urtate, reazioni aggressive in uno stillicidio quotidiano e micidiale.
A Trieste domenica 19 dicembre un quarantenne maschio, alle 19,50 in pieno centro abitato è stato sorpreso alla guida completamente ubriaco, con un valore alcolemico poi accertato, di 4,55 g/l, roba da far strabuzzare gli occhi al più scafato dei poliziotti, che non potevano crederci finché non hanno ripetuto la prova che ha dato assoluta conferma. Un valore alcolemico che la medicina indica solitamente da coma etilico. Il soggetto era tranquillamente alla guida!
Si pongono, crediamo, alcuni problemi urgenti. Innanzi tutto vanno assolutamente intensificati i controlli con i precursori (palloncino) e successivamente con gli etilometri. I francesi, produttori di vini in quantità e  qualità, non lasciano nulla di intentato, nel 2003 hanno effettuato circa 8.600.000 controlli con un aumento del 4% rispetto all’anno precedente. Cifre completamente diverse nel nostro Paese dove i controlli con l’etilometro ammontano a qualche centinaia di migliaia all’anno.
Tanto che negli ultimi 3 anni solo 4 italiani su 100 sono stato controllati per il valore alcolemico, contro il 34% dei francesi, 37% degli olandesi, 41 degli svedesi, e addirittura il 64% dei finlandesi (Fonte: Relazione M.Coppo, alla Consulta Nazionale per la sicurezza stradale).
Crediamo che già questo aspetto la dica lunga sulla serietà con la quale si vuole perseguire un fenomeno.
Inoltre lo stesso sistema delle pene previste, in Italia appare assolutamente debole. Suscita perplessità il fatto che nel nostro Paese si punisca la guida in stato di ebbrezza o sostanze con l’arresto fino a un mese e l’ammenda da euro 258 a euro 1.032, con la sospensione della patente di guida da quindici giorni a tre mesi, e la decurtazione di 10 punti della patente. mentre, a titolo solo esemplificativo, la recente normativa sull’abbandono di animali prevede l’arresto fino a un anno o l’ammenda da 1.000 a 10.000 euro e l’abbandono di rifiuti non pericolosi con l’arresto da uno a tre anni e ammenda da 5.000 a 50.000 euro.
Con tutto l’affetto che nutriamo per gli animali, ci sembra ci siano alcune evidenti sproporzioni.

Come dice qualcuno, manca una sufficiente domanda di sicurezza (stradale). Forse per questo il 16 agosto scorso dopo il Palio di Siena tutti i giornali parlarono su 9 colonne di Amoroso, cavallo della contrada del Bruco, caduto e morto durante la tradizionale corsa senese. Nessun giornale nazionale ha parlato della tragica morte, lo stesso giorno, di due ragazzine (35 anni in due) che mentre tornavano dal lavoro sono state travolte da un altra vettura condotta da un ubriaco alla sua quinta reiterazione della guida in stato di ebbrezza e ancora in possesso di patente.
Il sistema non funziona, i conducenti ubriachi alla guida crescono a dismisura, molti gli stranieri extracomunitari.
Secondo Asaps il sistema va rivisto. Come abbiamo già evidenziato in passato in tutti i casi di recidiva si deve arrivare alla revoca della patente con divieto di risottoporsi ad esami per almeno 5 anni o 10 anni nei casi più gravi, vanno riviste le sanzioni prevedendo, come in quasi tutti gli altri Paesi europei la possibilità della concreta reclusione seppur per brevi periodi. Si guardino le leggi dei Paesi vicini come Francia, Spagna, Svizzera dove si stanno cocretizzando serie politiche di contrasto all’incidentalità stradale e all’abuso di alcol in particolare, con risultati molto positivi (vedi sito www.asaps.it).
Va poi verificato il reale recupero dei soggetti sorpresi ebbri alla guida per la seconda volta, o con valori di alcolemia particolarmente elevati, con una "disintossicazione certificata", altrimenti niente patente.
Non si può continuare a permettere la reiterazione, quasi impunita, di vere e proprie violenze stradali che distruggono la vita di tante persone.

 





Giovedì, 23 Dicembre 2004
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