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Notizie brevi 19/09/2017

Sperona l'auto della polizia, a bordo aveva tre bambini

Un uomo di etnia sinti stava tentando la fuga dopo aver rubato materiale edile da un furgone a Gradisca. Intercettato dagli agenti, lo hanno inseguito e preso sul Vallone: arrestato. Mai conseguita la patente

SAVOGNA. Ruba attrezzature edili a Gradisca d’Isonzo. Quando pensa ormai di averla fatta franca e di aver portato a compimento la sua azione delinquenziale, entra nel mirino di una pattuglia della polizia stradale di Gorizia che, dopo un inseguimento non privo di rischi e di pericoli, lo blocca e lo arresta, scoprendo che a bordo dell'auto lanciata a folle velocità c'erano anche tre bimbi piccoli, figli del ladro.

Non è andato come sperava il pomeriggio di una famiglia di cittadini italiani di etnia sinti, residenti tutti a Trieste, che avevano pensato bene di farsi una breve trasferta a Gradisca d’Isonzo per effettuare un furto. Una pattuglia della Polstrada, in uno dei routinari servizi di vigilanza autostradale allo svincolo di Sistiana, ha incrociato un’autovettura (una monovolume) il cui conducente, non appena si è accorto della presenza della macchina delle forze dell’ordine, ha effettuato una repentina e pericolosa manovra di svolta.

Gli agenti, insospettitisi per quel comportamento, sono saliti immediatamente sull’auto di servizio. È iniziato così un lungo inseguimento per le strade a cavallo fra le province di Trieste e Gorizia sino a giungere sulla strada del Vallone (la strada regionale 55).

«Era chiara - spiega il comandante della polizia stradale, Alessandro Rescio - l’intenzione del conducente della monovolume di portarsi oltreconfine». E proprio in quelle fasi concitate, ha speronato anche la vettura della Polstrada, causando danni per diverse migliaia di euro all’auto di servizio. Ma grazie alla professionalità e alla prontezza degli agenti, l’autovettura è stata fermata. E soltanto allora si è potuto constatare che, alla guida, c’era un uomo (K.S. di 34 anni) che non aveva mai conseguito la patente di guida e, sui sedili posteriori, viaggiavano la moglie e i tre figli (uno di 3 anni, il secondo di due, il terzo di sei mesi).

Ma non è tutto. Dagli accertamenti effettuati sulla merce presente nel bagagliaio è emerso che il materiale edile e i macchinari erano stati rubati, poco prima, nel Gradiscano da un autocarro regolarmente parcheggiato al ciglio della strada. Nella fattispecie, il cittadino italiano di etnia sinti era riuscito a rubare un compattatore, materiali per effettuare saldature e altre attrezzature edili di un certo valore e, evidentemente, stava rientrando assieme alla sua famiglia a Trieste,
nella sua dimora.

A quel punto, sono scattate le manette «e, dopo il fotosegnalamento di rito, K.S. - spiega ancora il comandante della Polizia stradale di Gorizia - è stato portato al carcere di via Barzellini in stato di arresto per la resistenza a pubblico ufficiale».
 

da ilpiccolo.gelocal.it


Bloccato prima del confine. (ASAPS)
«Era chiara - spiega il comandante della polizia stradale, Alessandro Rescio - l’intenzione del conducente della monovolume di portarsi oltreconfine». E proprio in quelle fasi concitate, ha speronato anche la vettura della Polstrada, causando danni per diverse migliaia di euro all’auto di servizio. Ma grazie alla professionalità e alla prontezza degli agenti, l’autovettura è stata fermata.

Martedì, 19 Settembre 2017
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