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di Luigi Altamura*
DECRETO MINISTRO INTERNO DEL 15 AGOSTO 2017 - MODALITA' DI ESERCIZIO E RAZIONALIZZAZIONE DEI PRESIDI FORZE DI POLIZIA
 

E' stato reso pubblico il Decreto del Ministro dell'Interno, firmato lo scorso 15 agosto, che andrà a stabilire le modalità di esercizio e la razionalizzazione dei presidi delle Forze di Polizia. Ne anticipiamo qui alcuni aspetti salienti a seguire l’intero testo in Pdf

Un punto importante e fondamentale per individuare quali siano gli obbiettivi e soprattutto evitare quelle duplicazioni che spesso hanno creato difficoltà nella gestione della sicurezza pubblica. Molti gli aspetti che sono trattati all'interno del Decreto e che vogliamo esaminare in rapida successione. Tra le norme citate nelle premesse, spicca la legge nr. 121/1981, in cui il ruolo del Ministro dell'Interno è quello di coordinatore e responsabile della direzione unitaria delle Forze di Polizia ed è il cardine dell'intero apparato di sicurezza. La direttiva tiene anche conto delle novità legislative di recente introdotte sul Corpo Forestale dello Stato, dal decreto legislativo nr. 177/2016 e dalla direttiva dello stesso Ministero dell'Interno, in materia di "nuove linee strategiche per il controllo coordinato del territorio”.

Il decreto è composto da due soli articoli e una allegata direttiva. Il Capo della Polizia - Direttore Generale della Pubblica Sicurezza, è il responsabile dell'attuazione. I prefetti saranno chiamati a sovrintendere all'attuazione a livello locale, dopo che i vertici delle singole Forze di Polizia avranno impartito le disposizioni all'interno della singola organizzazione.
L'obbiettivo della direttiva è quello di "sviluppare un'azione in grado di soddisfare, con celerità, efficacia e accresciuta incisività, le esigenze di sicurezza e legalità avvertite in misura sempre crescente dai cittadini". La prima parte della direttiva descrive le modalità con cui la Polizia di Stato, l'Arma Carabinieri e la Guardia di Finanza esercitano le proprie attività, considerati i criteri alternativi della preminenza e della esclusività dell'espletamento del servizio. Nella seconda parte si parla delle misure di razionalizzazione delle Forze di Polizia del territorio. E' fondamentale perciò quanto indicato dall'art. 3 del decreto legislativo nr. 177/2016, in cui il criterio di utilizzo privilegia la Polizia di Stato nei capoluoghi di provincia e l'Arma Carabinieri nel restante territorio.

L'analisi dei comparti di Specialità individua, attraverso le norme del Codice della Strada, al primo capitolo l'area della "sicurezza stradale" con la Polizia Stradale, in via preminente. "Specifica attenzione deve essere riservata - cita la direttiva - allo svolgimento dei servizi di polizia stradale sulla viabilità dei centri urbani". Viene ribadito il concetto di "leale collaborazione istituzionale", con la richiesta ai corpo di polizia locale di una presenza lungo l'intero arco delle ventiquattro ore. Occorre avviare un percorso con Anci, attraverso un preliminare accordo-quadro, con una prima fase destinata alle città metropolitane e ai capoluoghi di provincia, per essere poi esteso a tutte le municipalità. Viene trattata l'area della sicurezza ferroviaria, della sicurezza delle frontiere, della sicurezza postale e delle comunicazioni, della sicurezza in materia di sanità, igiene e sofisticazioni alimentari, della sicurezza in materia forestale, ambientale e agroalimentare, della sicurezza nella circolazione dell'euro e degli altri mezzi di pagamento, della sicurezza del patrimonio archeologico, storico, artistico e culturale nazionale, della sicurezza in materia di lavoro e legislazione sociale, della sicurezza del mare. Nella seconda parte della direttiva viene trattata la razionalizzazione dei presidi di polizia, considerato il D.to L.vo nr. 177/2016, con la possibilità anche di derogare alla suddivisione indicata, in presenza di particolari esigenze di ordine e sicurezza pubblica. Nella dislocazione occorrerà valutare molti indicatori delle caratteristiche socio-economiche di ciascuna realtà e delle relative dinamiche criminali, con attenzione della presenza o dei tentativi di infiltrazione della criminalità organizzata, nonchè delle manifestazioni della delinquenza diffusa e predatoria. Viene indicata al punto 2.5 della direttiva l'importanza di estendere i piani coordinati di controllo del territorio anche alle località non capoluogo di provincia, con il coinvolgimento della Guardia di Finanza ed il contributo delle polizie locali. Sarà perciò fondamentale l'analisi delle singole Forze di Polizia che dovranno presentare entro il 30 novembre dell'anno precedente rispetto a quello di riferimento, le pianificazioni, anche in relazione alle proposte presentate dai Prefetti, sentito il Comitato Provinciale per l'Ordine e la Sicurezza Pubblica. (ASAPS)


*Comandante Corpo Polizia Municipale di Verona
Coordinatore Servizio Protezione Civile Comune di Verona

 
>Scarica il testo del Decreto Minniti


 

Pubblichiamo in anteprima, la Direttiva Minniti, firmata lo scorso 15 agosto con cui vengono stabilite le modalità di esercizio e la razionalizzazione dei presidi delle Forze di Polizia sul territorio
per individuare quali siano gli obbiettivi e soprattutto evitare quelle duplicazioni che spesso hanno creato difficoltà nella gestione della sicurezza pubblica, con una presentazione di Luigi Altamura per ASAPS

Mercoledì, 23 Agosto 2017
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