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Notizie brevi 16/08/2017

Lite per una precedenza non data nel Catanzarese, morto l'uomo che era finito in coma




BOTRICELLO (CATANZARO) 13.08.2017 – Salvatore Gidari non ce l’ha fatta. L’uomo di 56 anni, originario di Botricello, non è riuscito a risvegliarsi dal coma in cui era finito dopo i traumi riportati in seguito alla vicenda che, la sera del 21 luglio scorso, si era verificata a Botricello, comune del Catanzarese. Una lite scoppiata sulla strada statale 106 ionica per una mancata precedenza e che, da quella sera, ha fatto finire l’uomo ricoverato in gravi condizioni nell’ospedale “Pugliese – Ciaccio” di Catanzaro. E questa mattina Salvatore Gidari ha smesso di vivere. Adesso saranno gli inquirenti a capire quali sono state le cause che hanno portato al decesso dell’uomo e soprattutto a ricostruire tutti i dettagli della lite degenerata a luglio scorso. Secondo una prima ricostruzione dei fatti, al caso lavorano i carabinieri della stazione di Botricello e i colleghi della Compagnia di Sellia Marina, la vittima stava attraversando la strada quando è passata un’auto guidata da un giovane di 27 anni anche lui del posto. In base a quanto ricostruito dagli inquirenti sembra che il giovane non si sia fermato e l’uomo gli avrebbe urlato qualcosa. È stato in quel momento che il conducente del veicolo, V.A, avrebbe bloccato l’auto, sarebbe sceso dal veicolo e avrebbe colpito l’uomo facendolo poi cadere a terra. Nella caduta, quindi, Gidari ha sbattuto violentemente la testa. Immediato il trasferimento all’ospedale “Pugliese – Ciaccio” del capoluogo di regione dove il cinquantaseienne ha lottato per più di tre settimane tra la vita e la morte. Fino a oggi. Ora si aggrava anche la posizione dell’aggressore.

da quotidianodelsud.it

 


Un’altra vittima della violenza stradale su strada.
Nel 2016 l’Osservatorio ASAPS sulle aggressioni ha conteggiato ben 183 episodi refertati che hanno prodotto 4 morti e 238 feriti, di cui 37 gravi. In 31 episodi le persone coinvolte hanno utilizzato armi proprie, come pistole, coltelli e simili, in altri 33 casi sono state usate armi improprie, ovvero la stessa vettura, un ombrello, il cric, una mazza da baseball – non immaginate quanti appassionati di baseball ci siano Italia che vanno in giro con la mazza nel bagagliaio...
Nel 2017 i dati non sono incoraggianti. A fine giugno l’osservatorio ha già registrato 80 episodi che hanno causato un morto (ora sono 3) e 98 feriti di cui 20 gravi.  (ASAPS)



Mercoledì, 16 Agosto 2017
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