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Notizie brevi 19/06/2017

Il dossier della Regione Lombardia: gli automobilisti anziani più a rischio

L’intenzione è partire dai numeri per lavorare sulla prevenzione in questa fascia d’età e diminuire feriti (più di 5 mila nel 2015) e decessi (139), che hanno anche un alto costo sociale (420 milioni di euro)
L’assessore Simona Bordonali

Dei quasi 500 morti in incidenti stradali nel 2015 in tutta la regione, il 29 per cento sono anziani. La metà di loro era alla guida del veicolo al momento dell’impatto. Sono i dati più significativi dello studio stilato dall’assessorato alla Sicurezza lombardo che verrà presentato il prossimo 20 giugno. Un focus sugli over 65 in movimento, sia come conducenti, sia come passeggeri e pedoni, che si trovano coinvolti in sinistri.

L’intenzione è partire dai numeri per lavorare sulla prevenzione in questa fascia d’età e diminuire feriti (più di 5 mila nel 2015) e decessi (139), che hanno anche un alto costo sociale (420 milioni di euro). Il report punta la lente d’ingrandimento anche sugli stili di mobilità di chi entra nella terza età. Il raggio di spostamento medio per chi ha più di 65 anni è compreso tra i 2 e i 5 chilometri, percorsi preferibilmente a piedi o con i mezzi pubblici se la città lo permette. Ma non per questo chi ha i capelli bianchi è completamente al sicuro: in ambito urbano gli anziani sono spesso protagonisti di incidenti come pedoni per diverse cause, dalla segnaletica scarsa fino alla mancanza di percorsi adeguati o agli impedimenti costituiti dalle barriere architettoniche.

Se al volante, invece, incorrono in sinistri per le minori capacità visive, la difficoltà di movimento o i tempi di reazione rallentati, e il loro fisico fa più fatica a reagire ai traumi. Con tempi di ricovero che passano da 8 a 10 giorni di media. Le informazioni raccolte nel documento saranno la base su cui mappare gli interventi regionali in materia. Va già in questa direzione il questionario online sulla percezione del rischio negli over 65, lanciato in collaborazione con i sindacati, che permetterà di raccogliere ulteriori indicazioni.

Da parte sua, l’assessore regionale alla Sicurezza Simona Bordonali sottolinea: «Abbiamo voluto aumentare la conoscenza e la sensibilizzazione del fenomeno per promuovere un confronto diretto e costruttivo con gli esperti che operano sul territorio. Il costante invecchiamento della popolazione accresce infatti la percentuale di conducenti anziani per i quali non esistono norme speciali di circolazione». Norme e suggerimenti che verranno proposti a breve. «Vogliamo supportare nuove misure - continua Bordonali -, grazie alla condivisione delle esperienze e diffondere azioni in linea con le politiche regionali di sicurezza stradale».

 

di Sara Bettoni
da corriere.it


Un interessante studio della Regione Lombardia  su un tema importante e delicato. (ASAPS)

Lunedì, 19 Giugno 2017
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