Travolse un uomo in scooter e fuggì, confermata la condanna a 14 anni e 8 mesi

La corte di Appello di Bologna ha confermato la condanna a 14 anni e 8 mesi per Tommaso Pulizzi, l’uomo di 48 anni che il 31 agosto del 2015 travolse uno scooter sulla via Emilia a Pontenure, uccidendo il piacentino Pinuccio Zambianchi e ferendo gravemente la moglie, per poi tentare di fuggire. L’uomo doveva rispondere di omicidio volontario aggravato.

L’avvocato difensore, Alessandro Righi, ha preannunciato il ricorso in Cassazione: «Ho chiesto di derubricare il reato in omicidio colposo, perché quella notte non c’era la volontà di uccidere». Puliti era in aula a Bologna e ha reso dichiarazioni spontanee ai giudici: «Non volevo uccidere. Ero solo alterato dall’alcol e sono scappato. Non mi sono accorto di aver investito una persona». L’uomo rimarrà agli arresti domiciliari (nel 2015 restò in carcere per tre mesi).

Nel processo con il rito abbreviato, il pm Emilio Pisante aveva chiesto 15 anni e 4 mesi. La moglie, che ha avanzato una causa civile con gli avvocati Stefano Piva e Mara Tutone, dopo la sentenza aveva detto di non voler lo perdonare.

L’auto di Pulizzi, secondo le accuse, si sarebbe prima scontrata frontalmente con lo scooter, che aveva a bordo l’uomo e la moglie, poi avrebbe fatto una retromarcia passando sul corpo dello scooterista a terra fuggendo verso la città.A bloccare il 47enne erano stati i carabinieri della stazione Levante, che a Montale, lungo la tangenziale, notarono una Fiat Punto, distrutta davanti e con il motore che fumava, mentre viaggiava verso Piacenza. L’uomo, fin da subito,aveva detto di non ricordare nulla di quella tragica serata e aveva chiesto scusa alla moglie di Zambianchi.
 

Gianfranco Salvatori
da ilpiacenza.it

Ma in questo caso l’accusa è di omicidio volontario. (ASAPS)