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Notizie brevi 25/05/2017

Attentato Manchester, altri due arresti. Il Telegraph: "Abedi segnalato almeno 5 volte"

Amici, moschea, membri della comunità libica e la stessa famiglia si sarebbero rivolte all'antiterrorismo. La polizia britannica ha fermato due persone che sarebbero collegate all'autore della strage all'Arena. Media: "Trovato esplosivo per nuovi attacchi". Polemiche sicurezza: la premier May parlerà a Trump della fuga di notizie sui media americani
Perquisizioni in un quartiere di Manchester (lapresse)

La polizia britannica ha arrestato altre due persone che sarebbero collegate in qualche modo a Salman Abedi, il kamikaze autore dell'attentato che domenica sera ha provocato 22 morti all'Arena di Manchester. Sale intanto la polemica sulla mancata prevenzione e sulla fuga di notizie: il 22enne britannico di origine libica, secondo il Telegraph, era stato segnalato alle autorità dell'antiterrorismo britannico almeno cinque volte, ma non è stato fermato. In particolare il quotidiano spiega che amici del ragazzo avrebbero contattato le autorità dopo che il 22enne aveva detto loro che "essere un attentatore suicida era ok". I servizi di intelligence britannici sono infuriati per le foto dell'Ordigno pubblicato dai media americani: La premier May ne parlerà oggi con lo stesso presidente Usa Donald Trump.

>Attentato a Manchester, i resti dell'ordigno pubblicati dal New York Times

Gli arresti. Il primo arresto è stato effettuato durante un blitz nella zona di Withington, il secondo a Manchester. Nel corso delle perquisizioni nella zona di Manchester, la polizia ed i servizi di sicurezza hanno trovato materiale adatto per un nuovi "imminente attacchi". E' quanto scrive stamattina il quotidiano britannico Independent secondo il quale un ordigno è stato neutralizzato tramite un'esplosione controllata mentre fonti investigative ritengono concreta la possibilità che ci sia dell'altro esplosivo ancora da trovare. La Bbc precisa che sono otto le persone finite finora sotto custodia. Una donna arrestata nella serata di ieri è stata infatti rilasciata senza capi di imputazione nei suoi confronti.

Segnalazioni inascoltate. L'attentatore di Manchester era stato ripetutamente segnalato alle autorità dell'antiterrorismo britannico, ma non è stato fermato. E' quanto scrive oggi il quotidiano britannico Telegraph, riferendo di almeno cinque occasioni in cui venne denunciata la pericolosità di Abedi.

Le autorità erano anche al corrente del fatto che il padre di Abedi fosse un noto militante di un gruppo islamista in Libia, e che lo stesso Abedi avesse rapporti con diversi jihadisti britannici in contatto con lo stato islamico. Ieri il padre dell'attentatore è stato arrestato da una milizia libica a Tripoli, così come sono stati arrestati, separatamente, i due fratelli.

Il Telegraph ha parlato con un leader della Ramadhan foundation, Mohammed Shafiq, che ha rivelato che Abedi era stato segnalato due anni fa "perché ritenuto coinvolto in estremismo e terrorismo": "Le persone della comunità erano preoccupate per il modo in cui si comportava e lo avevano segnalato attraverso gli appropriati canali. Non hanno più saputo nulla". Due amici di Abedi avevano contattato, separatamente, l'antiterrorismo cinque anni fa e poi ancora lo scorso anno: "Erano preoccupati perché 'sosteneva il terrorismo' e aveva detto che 'essere un attentatore suicida era ok'", ha detto una fonte alla Bbc.

Infine Akram Ramadan, 49 anni, membro della comunità libica presente nella zona sud di Manchester, ha rivelato che anche la moschea Didsbury, da cui era stato cacciato, lo aveva segnalato alle autorità. Così come aveva fatto la stessa famiglia del 22enne, stando a quanto riferito già ieri da fonti Usa, che lo aveva denunciato come "pericoloso".

>FOTO - Manchester, l'attentatore ripreso in un centro commerciale prima dell'attacco

L'allerta. Da meno di 48 ore il governo ha portato l'allerta terrorismo a livello "critico", il più alto in una scala di 5, che significa che le autorità ritengono alta la possibilità di un attacco imminente. Il premier Theresa May, che oggi sara a Bruxelles per il summit Nato, ha anche deciso di abbreviare la sua presenza al G7 di Taormina limitandosi a partecipare solo alla riunione di venerdì tornando nella stessa serata a Londra. Il governo ha anche dato il via alla Operazione Temeperer, preparata dopo l'attacco di Parigi del 13 novembre 2015 in cui un commando Isis massacrò 130 persone fra la sala concerti Bataclan e le strade della capitale francese. Il piano prevede lo schieramento migliaia di soldati, (fino a 3.800) nelle strade del Regno Unito. I primi mille sono stati posizionati nelle zone sensibili di Londra.

La fuga di notizie. Oggi a Bruxelles, dove si trova per il vertice Nato, la premier incontrerà il presidente Usa, Donald Trump, e secondo i media britannici discuterà anche della fuga di notizie che ieri ha fatto infuriare i servizi di intelligence britannici: il New York Times infatti ha pubblicato le fotografie scattate dalla polizia scientifica che mostrano parti dell'ordigno usato nell'attentato. Il ministro dell'interno britannico, Amber Rudd, aveva inoltre espresso "irritazione" per la pubblicazione da parte dei media americani di dettagli sull'identità dell'attentatore, prima che la polizia britannica lo nominasse ufficialmente. Una fonte di Whitehall ha detto al Guardian: "Sono state presentate proteste a ogni livello di rapporti tra le autorità britanniche e le nostre controparti statunitensi. E' inaccettabile".

da repubblica.it

 

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Giovedì, 25 Maggio 2017
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