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Notizie brevi 18/05/2017

Superbike, Hayden investito in bici: è in gravi condizioni

Il pilota della Honda si stava allenando con un gruppo di amici nel riminese quando è stato travolto da una Peugeot. Ancora da accertare le cause dell'incidente
Nicky Hayden (agf)

RIMINI -  Brutto incidente per Nicky Hayden. Il pilota della Superbike è stato investito oggi sulla Riccione-Tavoleto mentre era in bicicletta. E' successo intorno alle 14: il motociclista si stava allenando in sella alla sua bici da corsa con un gruppo di amici quando è stato investito da una Peugeot. Ancora da accertare le cause dell'incidente.

>FOTO - Nicky Hayden investito in bici a Rimini: il luogo dell'incidente

DANNO CEREBRALE PREOCCUPANTE - Secondo i primi rilievi della Polizia municipale di Riccione, il 35enne pilota statunitense reduce dal Gran Premio d'Italia di Superbike a Imola in sella alla Red Bull Honda, sarebbe stato investito da una Peugeot, scaraventato sul cofano dell'auto e avrebbe sfondato il parabrezza prima di cadere a terra. La sua bicicletta è finita accartocciata nel fosso a pochi centimetri dalla sede stradale. Sul posto il 118, l'ambulanza e l'auto medicalizzata: Hayden è stato immediatamente trasportato all'ospedale 'Infermì di Rimini con il codice di massima gravità per un politrauma cranico e toracico. Il pilota è stato stabilizzato all'ospedale Rimini per essere trasportato con l'elisoccorso al 'Bufalini di Cesena', trauma center di riferimento dell'area vasta dell'Ausl Romagna: nell'ospedale cesenate, si trova anche il reparto di neurochirurgia. Hayden è ancora privo di coscienza ed è in prognosi riservata. Ulteriori esami, a quanto si apprende, avrebbero evidenziato un edema cerebrale diffuso e i medici del reparto rianimazione stanno valutando se creare una fessura nella scatola cranica per ridurre l'edema. Il danno cerebrale è il più grave ma sono state diagnosticate anche delle fratture multiple dorsali e a una gamba.

>FOTO - Dal Mondiale 2006 alla Superbike: la carriera di Hayden

LA CARRIERA - Il pilota americano, ora in forza al Team Honda World Superbike, ha corso per anni in MotoGp, vincendo il titolo iridato nel 2006 in sella alla Honda. Nella categoria regina dello moto Hayden ha primeggiato in tre gare salendo 28 volte sul podio e strappando cinque pole position. L'esordio in MotoGP nel 2003 con il team Repsol Honda, stagione in cui ha ottenuto due terzi posti terminando al quinto posto con 130 punti. Nel 2004, si è invece classificato all'ottavo posto finale con 117 punti e nel 2005, terzo con 206 punti, prima di diventare iridato, l'anno successivo. Dopo tredici anni nella Motogp, nel 2016 Hayden è passato al mondiale Superbike con il team Honda World Superbike.

IL POST DI MARQUEZ E NIBALI - "Ti mando tutta la forza del mondo, Nicky! I miei pensieri sono con te". Cosi sul suo account Twitter, scrivendo la prima frase in spagnolo e la seconda in inglese, il pilota
iberico della Honda di MotoGp, l'iridato Marc Marquez, ha inviato il suo pensiero a Nicky Hayden. Il tweet di Marquez è accompagnato da un emoticon con due mani giunte e una foto che lo ritrae insieme a Hayden. Messaggio anche da parte di Vincenzo Nibali che ha scritto sul suo profilo Twitter: "Minchia ma lo capite che siamo la parte più debole in strada! In gioco c'è la vita!! Forza #HaydenNicky".

da repubblica.it


Questa è l’ennesima conferma che il vero pericolo è sulla strada e non sulla pista, che è invece il posto più sicuro al mondo. Perché? Perché ci corrono i migliori piloti, i mezzi e i piloti  sono i più protetti, i soccorsi sono immediati nell’ordine dei secondi e non arrivano dopo 10 minuti o 20 minuti come se sei in cima a un passo appenninico. In pista poi ci sono le regole vere: se bruci il rosso alla partenza becchi una sanzione magari di 10 secondi e sei fuori dalla gara,  se sorpassi quando c’è la bandiera gialla o non agevoli il sorpasso con la bandiera blu, ti becchi una sanzione che ti mette fuori. idem se entri ai box o esci a 100 km/h anziché nel limite più basso stabilito. Le regole le fanno osservare i severi giudici di gara, non i sempre contestabili agenti.  Poi in pista c’è un altro vantaggio, solitamente non viene mai nessuno in senso contrario e non è poco...La strada, è la strada il posto più pericoloso dove viaggiare.

Giordano Biserni ASAPS

Giovedì, 18 Maggio 2017
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