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Notizie brevi 02/05/2017

Autoriparatori: officine e carrozzerie diventano 4.0, prima scuola di settore in italia

Obiettivo: dare servizi innovativi e assicurare il futuro a 1.500 imprese e a 5mila addetti. All'incontro presente il presidente nazionale degli autoriparatori. I vertici di categoria: «Confartigianato Fvg a supporto delle aziende che fanno rete».

Il mondo delle auto è quello che traina le novità in fatto di digitalizzazione e interconnessione con modalità costruttive che richiedono sempre meno interventi meccanici – anche per la diffusione delle auto elettriche - e sempre più operazioni informatiche.

E le officine, le carrozzerie, i gommisti artigiani del Friuli Venezia Giulia che fanno? «Vanno a scuola d’innovazione per essere alla pari se non un passo avanti rispetto a ciò che offre il mercato», hanno affermato, con sottolineature diverse, Giuliano Grendene, capogruppo regionale degli artigiani carrozzieri e Oscar Zorgniotti, capogruppo regionale degli artigiani meccatronici-gommisti, aprendo ieri sera a Palmanova l’affollatissimo appuntamento formativo, primo della serie in Italia. A sottolineare l’importanza e l’originalità dell’iniziativa c’era anche il presidente nazionale degli Autoriparatori artigiani, Alessandro Angelone, una categoria che in Friuli Venezia Giulia conta 1.500 imprese per circa 5mila addetti. «Le sfide sono molteplici e complesse per essere affrontate singolarmente – ha affermato in premessa Ariano Medeot in rappresentanza dei vertici regionali di Confartigianto Fvg  -. È strategico imparare a fare rete tra imprese e la nostra organizzazione di categoria sarà sempre più a supporto delle aziende per questo processo».

A presentare le evoluzioni in atto, ma soprattutto a offrire indicazioni sui parametri competitivi rispetto a riparazione, assistenza, gestione e organizzazione delle aziende, gli artigiani Fvg hanno chiamo il professor Paolo Gaiardelli, docente al Dipartimento di Ingegneria dell’Università di Bergamo, e la professoressa Lucrezia Songini, docente al  Dipartimento di Economia dell’Università del Piemonte Orientale. Due, infatti, i filoni di innovazione indagati: le tipologie di servizi che saranno richiesti e l’organizzazione aziendale ottimale per fornirli con efficienza e competitività. “La mobilità sarà sempre più interconnessa, i prodotti saranno sempre più intelligenti, creati da produttori intelligenti, comprati da utilizzatori connessi, che richiedono servizi smart e fornitori di servizi smart", hanno sottolineato i docenti. Di conseguenza, “le officine devono essere: connesse, multiservizio e multicompetenti, prestare grande attenzione al cliente ed essere efficienti”. Gaiardelli e Songini sono entrati quindi nello specifico per indicare cosa significa avere in azienda “processi snelli” e come bisogna intervenire sull’esistente per raggiungere l’obiettivo; come cambiare la gestione dei materiali; come poter fornire un servizio a 360° evitando di diventare i terzisti di grandi piattaforme web che impongono ritmi e prezzi. “Bisogna essere fornitori di tecnologie che saranno lo standard di mercato ed essere continuamente aggiornati e formati – hanno sottolineato gli esperti -, prestare attenzione al front office e agli aspetti emozionali del servizio, appartenere a network leader tecnologici di mercato e far uso abituale di tecnologie web e dei social”.

Un quadro che «ci rende consapevoli delle opportunità offerte dalla quarta rivoluzione industriale, perché noi vogliamo continuare a fare impresa strutturandoci adeguatamente”, ha considerato Ruggero Scagnetti, capocategoria degli artigiani di Udine e delegato nazionale degli autoriparatori per il soccorso stradale.

da udinetoday.it


Aggiornamento ed evoluzione in officina. (ASAPS)

Martedì, 02 Maggio 2017
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