Giovedì 18 Aprile 2024
area riservata
ASAPS.it su
Notizie brevi 24/01/2006

SCI: DAL 1° AL 15 GENNAIO 4.378 INCIDENTI E 309 VIOLAZIONI. IL BILANCIO DEL CENTRO DI ADDESTRAMENTO ALPINO DELLA POLIZIA DI STATO DI MOENA


(AGI) MOENA (TN) – Le settimane bianche iniziate da metà dicembre dello scorso anno sono in pieno svolgimento anche dal primo gennaio di quest’anno. Ma sulle piste imbiancate la prudenza non è mai troppa e infatti a parlare sono le cifre: nei primi quindici giorni del 2006 sono stati eseguiti 4.378 soccorsi e contestate 309 violazioni amministrative. Nella maggior parte dei casi gli incidenti sono stati provocati da inesperienza o spericolatezza degli stessi sciatori. Tra le forze dell’ordine che vigilano proprio per la sicurezza del popolo vacanziero della montagna invernale gli agenti della Polizia di Stato del Centro addestramento alpino di Moena: 206 poliziotti specializzati nello sci alpino, nelle scalate e nel soccorso anti valanga e in generale nel servizio di sicurezza e soccorso in montagna. La necessità di questo servizio è dimostrata non solo dai dati statistici dei primi quindici giorni del 2006 ma soprattutto dal bilancio dell’anno 2004-2005, che ha fatto contare, tra l’altro, 17 decessi sulle piste di cui 12 per cause naturali (malori) e 5 per traumi. Ad aggravare ancora di più il bilancio le vittime delle valanghe che in tutto sono state 23. Ma come possono evitarsi questi incidenti? A spiegarlo e’ il direttore del Centro addestramento alpino di Moena, Giuseppe Volpe, che carta alla mano invita gli sciatori non professionisti a rispettare le nuove regole di comportamento da tenersi in pista contenute nella legge n. 363 del 2003. Una legge che prevede innanzitutto due obblighi inderogabili: il caschetto da indossare per tutti i ragazzi fino a 14 anni e quello di prestare soccorso ad un infortunato dando anche l’allarme, l’eventuale omissione altrimenti può essere perseguita penalmente. Anche il mancato utilizzo del casco, punito con una sanzione amministrativa da 30 a 150 euro, nel caso in cui provochi il ferimento o la morte del ragazzo privo della protezione farebbe scattare il reato penale (lesioni colpose o omicidio colposo). Il Centro di addestramento alpino di Moena è una caserma in continuo movimento: i suoi uomini, infatti, quotidianamente pattugliano le piste e vigilano sul pericolo valanghe: a disposizione, in questo caso, oltre all’elicottero, anche quattro cani (tre pastori tedeschi e un labrador) addestrati per la ricerca della persona scomparsa o travolta sotto la neve. Ma il ruolo dell’agente di polizia alpino non si limita solo al soccorso, spesso infatti deve redigere urgentemente i rapporti sugli incidenti che quotidianamente avvengono sulle piste da sci e questo, per consentire, in caso di contenzioso civile e/o penale, di stabilire le responsabilità di terzi. (AGI)

Il commento

La notizia ci ha particolarmente colpiti: in primis perché si tratta di dati importanti, che riguardano uno sport ancora di massa – nonostante prezzi proibitivi per attrezzature, abbonamenti e permanenze – che incide in maniera rilevante anche sul fronte della sicurezza. Non è un caso, infatti, che il servizio al quale gli agenti della Polizia di Stato sono adibiti si chiami “Sicurezza e Soccorso in montagna”. Citiamo però, anche in questo fronte, l’esempio svizzero, dove le autorità locali ormai da anni cercano di convincere gli sciatori e gli snowbordisti ad utilizzare il baschetto protettivo. Nella confederazione elvetica, dove un consiglio è quasi un ordine, l’uso del casco è in continuo aumento, mentre sono in calo i traumi cranici, che nel 2005 sono stati 1.800 in meno rispetto all’anno precedente. Tra questi, molte invalidità permanenti, oltre che morti. Secondo l’UPI, l’Ufficio svizzero per la Prevenzione degli Infortuni, nel 2003 solo il 15% di sciatori e “tavolari” faceva uso del casco, mentre nel 2005 il numero elmetti indossati è cresciuto al 30%. Per convincere la gente, campagne sociali, mediatiche e prove on-the-snow, nell’ambito del progetto “enjoy sport, protect yourself”. Patrocinatore, nemmeno a dirlo, un colosso delle assicurazioni.



Notizie AGI
Martedì, 24 Gennaio 2006
stampa
Condividi


Area Riservata


Attenzione!
Stai per cancellarti dalla newsletter. Vuoi proseguire?

Iscriviti alla Newsletter
SOCIAL NETWORK