Il processo
Varese, il gip dice no al carcere per il pirata che uccise Giada
Pasquale Molinaro e Stefania Marzano escono dal tribunale quasi smarriti ma nella piazza del palazzo di giustizia di Varese trovano ad attenderli le compagne di classe di Giada, la loro figlia 17enne travolta e uccisa, lo scorso settembre, da un pirata della strada. Tornano i sorrisi. Le ragazze sono venute con uno striscione: «Giada siamo con te, vogliamo giustizia»...
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Il pubblico ministero è stato molto duro e ha chiesto che la misura cautelare degli arresti domiciliari venisse aggravata con la detenzione in carcere. Secondo il pm, Flavio Jeanne è un assuntore abituale di sostanze stupefacenti e potrebbe fuggire mettendosi al volante di un’auto creando pericoli. In serata il gip ha negato la misura, dando appuntamento a tutti a martedì prossimo, quando alle 15 sarà celebrato il processo per omicidio stradale aggravato dalla fuga. Vedremo come finisce questa tragica vicenda. Solidarietà totale alla famiglia di Giada. (ASAPS)