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La nuova polizia anti-smog di Pechino, che ha il compito di arrestare le polveri sottili

Una squadra speciale perlustrerà le vie della capitale cinese per individuare e bloccare le fonti di inquinamento illegale

PECHINO - Il loro compito è arrestare lo smog: letteralmente. Sì, perché la neonata squadra anti-smog di Pechino è una speciale branca della polizia che ha il compito di vegliare sull'aria della capitale cinese sempre più deteriorata dall'inquinamento. Un'escalation delle polveri sottili che avvelena polmoni e animi: visto che sempre più spesso i valori salgono ben al di sopra delle medie già considerate allarmanti, passando da 200-300 microgrammi per metro cubo delle giornate più tranquille ai 500-600 di quelle in cui è lo stesso governo a segnalare che uscire di casa è "un'azzardo".

I primi dieci giorni del 2017 sono stati particolarmente brumosi, nel senso che lo smog ha avvolto la città in una coltre che sembra nebbia ma è solo aria cattiva: così fitta da aver perfino costretto a chiudere l'aereoporto per diverse ore. Il sindaco Cai Qui sta cercando di mettersi a riparo dalle polemiche ormai sempre più pressanti con la creazione, appunto, della speciale squadra ambientale.

Che dovrà perlustrare le vie di Pechino per segnalare e sanzionare tutti coloro che violano la legge: dai venditori ambulanti di cibarie che bruciano carbonella all'aperto ai tanti che smaltiscono i rifiuti semplicemente bruciandoli nel giardino di casa. Ma certo, arrestare lo smog in questo modo sembra soprattutto un'operazione di fumo negli occhi. Perché il grande problema di Pechino sono soprattutto le emissioni delle fabbriche circostanti.

Il piano di Cai, in realtà, prevede azioni anche in quel senso: entro la fine dell'anno Pechino dovrebbe chiudere la sua ultima fabbrica alimentata a carbone, riducendo l'inquinamento di almeno il 30 per cento. Almeno altre 500 fabbriche a conduzione familiare - così racconta il quotidiano inglese Guardian - verranno costrette a rivedere il loro sistema di alimentazione. E circa 300 vecchie automobili verranno rtirate dalla strada. Un primo passo, dopo che perfino il governativo Global Times ha titolato qualche giorno fa: "Lo smog sta corrodendo la credibilità del governo".

E a dimostrare quanto i cinesi siano sempre più sensibili verso le nubi tossiche che non strangolano solo Pechino, ma almeno altre 26 città cinesi dove nelle ultime settimane l'allarme è stato rosso (altissimo) o arancione (molto alto) c'è perfino una poesia pubblicata online da un chirurgo toracico e dedicata al cancro ai polmoni che è rapidamente diventata virale. A parlare il prima persona, nella poesia del dottor  Zhao Xiaogang intitolata "Ho tempo per essere re" è quella che in gergo tecnico viene definita "opacità": quella massa oscura che i medici visualizzano nei polmoni attraverso la Tac: "Come un re guido la mia gente nei vostri corpi, mi acaparro il diritto di vita o di morte. Tremo d'eccitazione: da piccolo divento forte, da timido mi trasformo in arrogante...".

Una metafora più che evidente: e che
il dottor Xiaogang giustifica speigando che troppo a lungo i cinesi hanno avuto poca consapevolezza di come si sviluppa il cancro ai polmoni. Per arrestare lo smog non basterà solo una squadra della polizia: ci vuole la consapevolezza e la pressione di tutti i cittadini.

da repubblica.it


Questa nuova polizia avrà il suo bel da fare. Il lavoro non mancherebbe neppure in Italia. (ASAPS)

Martedì, 10 Gennaio 2017
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