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2016 Primo Semestrale , Pirateria ,... 05/08/2016

Pirateria stradale Report ASAPS primo semestre 2016. I primi dati dopo la legge sull’Omicidio stradale.
Il fenomeno cresce ancora +14,9% i feriti aumentano del 15,4% ma cala il numero delle vittime 52 rispetto ai 61 morti dello scorso anno -14,7%.
Ma nei 3 mesi dall’entrata in vigore della legge gli episodi sono aumentati del 20% i feriti del 16,9% mentre è rimasto identico il numero dei morti 33 come nei mesi di aprile, maggio e giugno del 2015
In calo le ebbrezze da alcol 15,2% rispetto al 17,9% dello scorso anno.

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Nessun segno di cedimento sulla linea di galleggiamento della Pirateria stradale. L’osservatorio dell’ASAPS oltre a conteggiare i dati del primo semestre 2016 è in grado di fare un confronto fra i tre mesi di aprile, maggio e giugno 2016 quelli in cui la legge  n.41 è entrata in servizio permanente effettivo con esattezza il 25 marzo 2016.
I dati complessivi del primo semestre 2016 ci dicono che gli episodi gravi di Pirateria stradale quelli con omissione di soccorso negli incidenti con feriti o morti, sono stati 556 contro i 484 dello stesso periodo del 2015, 72 in più, +14,9%. I feriti sono stati 664, cioè 89 in più rispetto ai 575 ingressi al pronto soccorso dello scorso anno. L’incremento qui è stato del 15,4%
Dati migliori per la mortalità. Le vittime dei pirati della strada nei primi sei mesi del 2016 secondo il report dell’ASAPS sono stati 52 in questo caso in diminuzione di 9 rispetto ai 61 lenzuoli bianchi stesi nel 2015 e un calo del 14,7%.
Il confronto ristretto ai tre mesi dall’entrata in vigore della legge sull’Omicidio stradale (abbiamo omesso i 7 giorni dal 25 marzo al 31 marzo) ci raccontano una situazione diversa.
Nei tre mesi di aprile, maggio e giugno 2016 gli episodi gravi di pirateria stradale sono stati 294, contro i 245 dello stesso trimestre del 2015. 49 incidenti in più e un incremento del 20% tondo. I feriti sono stati nello stesso trimestre 366, mentre nel 2015 erano stati 313, +16,9%. Ma è sui decessi che il dato si fa deludente in quanto le persone uccise da pirati della strada nel trimestre sono state 33, esattamente lo stesso numero del 2015.
In sostanza nel trimestre dell’Omicidio stradale è stato vanificato il vantaggio dei mesi precedenti, anche se la situazione delle piraterie mortali non è peggiorata.
Colpisce il fatto che ad aprile si era contato un decesso in meno, a maggio 6 morti in meno, poi giugno ha fatto segnare una inaspettata impennata con 16 morti causati da pirati della strada contro i 9 dello scorso anno.
Le piraterie legate al consumo di alcolici o stupefacenti sono state leggermente meno. Il 15,2% nel primo semestre 2016 (ma 24,1% nelle sole piraterie mortali) e il 17,9% nel 2015.
Nel 19,7% degli episodi il protagonista dell’omissione di soccorso è stato uno straniero, mentre nel 7,3% lo straniero è stato una vittima.
Fra le 52 vittime del primo semestre 20 erano pedoni e 8 i ciclisti.

La distribuzione degli episodi di pirateria fra le regioni ci segnala 59 omissioni di soccorso gravi nel  Veneto, 58 sia in Lombardia che nel Lazio, 51 in Toscana, 50 in Campania, 49 in Emilia Romagna, 39 in Sicilia, 37 in Puglia, 35 in Liguria.  Certo il dato del semestre non è incoraggiante e il secondo trimestre non ha certo migliorato la situazione, ma possiamo dire che non c’è  stata quella sequela di omicidi e fughe che qualcuno adombrava. Solo alla fine del 2016 e al giro di boa del primo anno della legge, potremo farci un’idea più chiara dell’andamento della pirateria stradale, e ancor di più ci faremo un’idea dell’andamento dell’incidentalità in generale, anche se non era pensabile che la legge sull’Omicidio stradale (ancora poco conosciuta e con qualche non indifferente difetto costruttivo) potesse incidere sul dato generale della sinistrosità. Ma inciderà su quello della giustizia.  Per incidere positivamente sulla sinistrosità grave servono controlli sulle strade con un “ritorno” di un numero adeguato di agenti in divisa sulle strade, anche di notte, per intercettare ubriachezze, per contestare le violazioni sull’uso del cellulare alla guida, sul mancato uso delle cinture, sulla violazione dei tempi di guida e dei salti di riposo per i conducenti di veicoli pesanti e pullman. Diversamente il trend positivo diventerà un ricordo e l’obiettivo -50 delle vittime fra il 2011 e il 2020 sarà sicuramente fallito.



Forlì, lì 5 agosto 2016

Giordano Biserni
Presidente ASAPS

 

 

 



 


La pirateria stradale è ancora in crescita. I dati del primo semestre e dei primi 3 mesi dopo l’Omicidio stradale. (ASAPS)

 

 

Venerdì, 05 Agosto 2016
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