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Travolse e uccise con l'auto il piccolo Roberto, chiesto il patteggiamento

Due anni e dieci mesi la pena per il commerciante che a febbraio scorso travolse e uccise il piccolo Roberto, di appena 10 anni
Il piccolo Roberto

LECCE – Ha chiesto di patteggiare una pena a due anni e dieci mesi di reclusione Pierfrancesco Guglielmi, il commerciante alla guida della Mercedes Classe B che a febbraio travolse e uccise il piccolo Roberto, di appena 10 anni. La richiesta presentata dal legale dell’uomo, l’avvocato Marco Pezzuto, ha già trovato parere favorevole del pubblico ministero Giovanni Gagliotta (che nei giorni scorsi aveva avanzato richiesta di citazione diretta a giudizio). Sarà ora il gip a dover stabilire se la congruità della pena ed emettere una eventuale sentenza di condanna. Giudice che ha già emesso nei suoi confronti un’ordinanza di custodia cautelare su richiesta del, e ha poi respinto l’istanza di scarcerazione presentata dal legale del 39enne. Secondo il gip sussistono le esigenze cautelari, in particolare il pericolo di reiterazione del delitto.

I fatti risalgono alla tarda mattinata di quel tragico 28 febbraio, quando il 39enne, a bordo della sua auto, viaggiava in via Papa Giovanni XXIII a Trepuzzi. La stessa strada che, purtroppo, il bambino stava attraversando. Colpito in pieno nell’urto col veicolo, il piccolo Roberto fu trasportato d’urgenza al pronto soccorso dell’ospedale “Vito Fazzi” di Lecce, in condizioni disperate. Quando gli operatori del 118 giunsero, infatti, il piccolo era già entrato in coma. Un quadro clinico durato 24 ore, e poi degenerato. Dopo quel tragico fatto, a seguito del quale i genitori di Roberto ebbero il coraggio di donare gli organi del proprio figlioletto, sono stati fatti accertamenti sia sul conducente, che rilievi sul luogo dell’incidente, anche attraverso una consulenza.

Gli esami tossicologici effettuati sul 39enne hanno dato da subito esito positivo, circa l’assunzione di cocaina. I rilievi sul luogo hanno invece accertato che Gugliemi viaggiava un’andatura piuttosto elevata su quella strada, almeno 110 chilometri orari, invece dei 30 previsti dalla legge.

Il 39enne si trova agli arresti domiciliari con l’accusa di omicidio colposo aggravato dall’uso di sostanze stupefacenti. Il provvedimento è stato eseguito dai carabinieri della stazione di Trepuzzi, gli stessi che hanno condotto le indagini assieme ai colleghi della compagnia di Campi Salentina, coordinati dal capitano Rolando Giusti.

da lecceprima.it


UNA CONDANNA “ESEMPLARE” (A 2 ANNI E 10 MESI), DOVUTA A UN SISTEMA CHE NON FUNZIONA(VA). L’INCIDENTE E’ AVVENUTO APPENA UN MESE PRIMA DELLA LEGGE SULL’OMICIDIO STRADALE.
SCUSACI ROBERTO, SIAMO ARRIVATI TARDI ALMENO PER DARTI UN PO’ DI GIUSTIZIA.
Lui, il conducente, quando travolse e uccise il piccolo Roberto di 10 anni, era sotto l’effetto di cocaina. L’incidente era avvenuto appena un mese prima dell’entrata in vigore della legge sull’omicidio stradale. PM e difesa hanno raggiunto l’accordo, ora dovrà esprimersi il giudice. Per fortuna almeno lo tengono ancora ai domiciliari. (ASAPS)
 

Mercoledì, 06 Luglio 2016
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