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QUATTRORUOTE: LA LEGGE SULL’OMICIDIO STRADALE  ERA NECESSARIA, MA ALCUNE PARTI VANNO MODIFICATE
L’ASAPS DIFENDERA’ LA LEGGE NEL SUO COMPLESSO, MA NON SI OPPORRA’ E ANZI SOSTERRA’ ALCUNE NECESSARIE MODIFICHE COME L’INCONGRUA PREVISIONE DELLA REVOCA DELLA PATENTE PER CINQUE ANNI A CHIUNQUE CAUSA LESIONI GRAVI, ANCHE SE NON UBRIACO O DROGATO, MA VIOLANDO UNA QUALSIASI NORMA DEL CODICE DELLA STRADA

E’ forte e crescente la preoccupazione anche per i conducenti dei veicoli di in servizio di polizia e di soccorso in genere

>L'EDITORIALE
di Gian Luca Pellegrini


 

>L'ARTICOLO DI QUATTRORUOTE
di Mario Rossi

 

(ASAPS) La rivista Quattroruote, la bibbia degli automobilisti e della mobilità, che da sempre aveva sostenuto la necessità di una legge sull’Omicidio stradale, e aveva condiviso il nostro impegno per farla approvare, cala gli assi nel numero di maggio in edicola con un editoriale del direttore Gian Luca Pellegrini e con un lungo articolo di Mario Rossi, ponendosi alcuni interrogativi su diversi aspetti della nuova norma.

Quattroruote sottolinea l’evidente incongruità di alcune previsioni, come -  in particolare - la revoca della patente per cinque anni per chi, pur sobrio, violando una qualsiasi norma di comportamento del codice della strada causa lesioni gravi o gravissime. Infatti è paradossale che sia prevista una revoca della patente per cinque anni esattamente come per chi causa le stesse lesioni, ma è ubriaco o drogato alla guida.

Questa evidente sproporzione (valida anche per chi guida mezzi di servizio di polizia e di soccorso pubblico e sanitario come VF e 118, i cui operatori sono sempre più preoccupati)  genererà certamente ricorsi seriali contro la legge che pur nella sua validità nell’impianto generale, contiene altri aspetti problematici. E pensare che nel caso della revoca della patente per cinque anni per chi procura lesioni gravi o gravissime, sarebbe bastato scrivere: “fino a 5 anni” o con previsioni progressive a seconda delle violazioni, lasciando la decisione della fissazione della durata della revoca alla valutazione del giudice.

L’ASAPS lo aveva suggerito nella fase finale dell’approvazione del testo della legge, ma non siamo stati ascoltati. Ora si dovrà provvedere. Per l’omicidio e le lesioni stradali serve una legge severa certo, ma congrua. Non una legge che rischi di mettere in mezzo a una strada anche chi tampona una macchina e causa un colpo di frusta (magari furbesco) che con tre referti cumulati di 15  giorni in 15 giorni fa poi scattare la procedura d’ufficio e dopo il giudizio la revoca della patente per cinque anni per chi ha tamponato, costringendo a cambiare lavoro professionisti della strada e a scaraventare nel grande disagio ogni automobilista che usa il mezzo per lavoro.
Per questo come ASAPS difenderemo con le unghie con i denti la legge sull’Omicidio stradale, ma non ci opporremo, anzi sosterremo alcune significative modifiche.

 


Su Quattroruote di maggio in un articolo di Mario Rossi alcune perplessità sulla legge dell’Omicidio stradale. Anche l’editoriale del direttore Gian Luca Pellegrini richiama la necessità di modifiche della legge entrata in vigore il 25 marzo scorso. (ASAPS)

Lunedì, 02 Maggio 2016
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