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La direttiva cross border e la fine delle autovetture straniere fantasma

di Luigi Altamura*

Pochi se ne sono accorti anche tra gli addetti ai lavori, ma in queste settimane è in atto una vera e propria rivoluzione copernicana per gli organi di polizia stradale europei e non solo italiani.
Quante volte abbiamo sentito dire “in Europa è quasi impossibile notificare un verbale ai sensi del codice della strada perché manca la collaborazione delle varie autorità?” Migliaia. La direttiva europea 2011/82/EU e la successiva 2014/476 intese ad agevolare lo scambio
transfrontaliero di informazioni sulle infrazioni in materia di sicurezza stradale, denominata anche “direttiva cross-border”, permette tramite il punto di contatto italiano individuato nel Centro Elaborazione Dati della Direzione Generale per la Motorizzazione Generale del Ministero delle Infrastrutture e Trasporti, di accedere in diretta, immediatamente e online ai dati dei proprietari di veicoli di Austria, Belgio, Bulgaria, Croazia, Estonia, Francia, Germania, Grecia, Lettonia, Lituania, Malta, Paesi Bassi, Polonia, Romania, Slovacchia, Slovenia, Spagna, Svezia e Ungheria. Non è uno scherzo, è una realtà, finalmente...

>LEGGI L'ARTICOLO

da il Centauro n. 192

 


 

IMPORTANTE NOVITA’ (ASAPS)
Pochi se ne sono accorti anche tra gli addetti ai lavori, ma in queste settimane è in atto una vera e propria rivoluzione copernicana per gli organi di polizia stradale europei e non solo italiani.
Quante volte abbiamo sentito dire "in Europa è quasi impossibile notificare un verbale ai sensi del codice della strada perché manca la collaborazione delle varie autorità?"  Migliaia.
In questo articolo Luigi Altamura comandante della Polizia Municipale di Verona spiega le importanti novità. (ASAPS)

Martedì, 26 Aprile 2016
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