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Patente a punti 23/04/2005

Dopo la sentenza che abilita le sanzioni a "posteriori" per la velocità, un altro giro di vite per la PaP Chi non fornirà i dati del conducente responsabile della violazione dovrà pagare una multa fino a 2.500 euro. Proroga a ottobre per i patentini degli adulti "spatentati"

Dopo la sentenza che abilita le sanzioni a "posteriori" per la velocità, un altro giro di vite per la PaP
Chi non fornirà i dati del conducente responsabile della violazione dovrà pagare una multa fino a 2.500 euro. Proroga a ottobre per i patentini degli adulti "spatentati"

Duro giro di vite per la patente a punti: dopo la bella notizia (per gli automobilisti) della già annunciata sanatoria per i punti sulla patente tolti illegittimamente per le violazioni ante sentenza dell Consulta nr.27 del 2005, arriva ora quella  brutta: un forte inasprimento delle multe, con una nuova  sanzione che arriva fino a 2.500 euro (somma edittale e circa 700 euro per il pagamento  in forma ridotta) per chi non "fornirà i dati del conducente responsabile della violazione".
Questa una delle  principali novità - anticipate dal vice ministro ai Trasporti Mario Tassone in un conevgno a Roma  - che saranno inserite in un decreto il cui varo è stato annunciato dal sottosegretario per agosto.
Certo con una sanzione di tale portata prima di pagare anche in forma ridotta una somma di circa 700 euro ci sarà da pensarci proprio bene. Bisognerà calcolare la convenienza. Facciamo un esempio. Se teniamo conto che con un corso presso le apposite autoscuole o agenzie si possono recuperare fino a 6 punti e che il corso costa circa 150-200 euro, a parte il disagio della frequenza, non c’é partita in rapporto al costo della futura (ma prossima) nuova sanzione. Senza considerare la possibilità di recupero trascorsi i 2 anni di "buona condotta" alla guida. 
 
Scivola invece l’obbligo del patentino per i ciclomotoristi maggiorenni. Sarà infatti  approvata venerdì prossimo la proroga al primo ottobre 2005 dell’ obbligo di conseguire il certificato per gli "spatentati" adulti  che guidano un motorino. Si tratta tuttavia - ha precisato Lunardi - di un numero residuale di casi. Tra questi rientrano tutti quei soggetti di età avanzata con un basso livello di scolarizzazione per i quali il ciclomotore costituisce spesso l’unico mezzo di trasporto disponibile. Le misure allo studio - ha proseguito il ministro - sono protese a elevare il livello di sicurezza della circolazione: per cui dovranno esser regolati quei casi di conducenti i quali pur essendo stata revocata, sospesa o non rilasciata la patente per mancanza di requisiti è invece consentita la guida di ciclomotori. In tale quadro, proprio per offrire una maggior garanzia di sicurezza - ha sottolineato il ministro delle Infrastrutture - anche i maggiorenni privi di patente per i quali si ipotizza l’esonero dell’esame per il conseguimento del certificato di idoneità alla guida dei ciclomotori saranno comunque tenuti a richiedere il rilascio di un certificato medico che ne attesti l’idoneità alla guida".
In sostanza per i maggiorenni l’esame non è più previsto. Rimane forse l’obbligo di frequenza dei corsi e quello del certificato di idoneità.
"L’intento mio e del governo - ha infatti  precisato Lunardi - è quello di gravare il meno possibile su questa cerchia di utenti evitando inutili appesantimenti burocratici e fiscali che potrebbero causare la rinuncia alla guida del mezzo con gravi conseguenze sociali".
Fra le novità che sono emerse nella riunione di "preconsiglio"  in vista del Consiglio dei Ministri di venerdì prossimo è stato deciso, in vista delle ferie estive che limitano la conversione dei decreti legge, di presentare ad agosto il decreto per la sanatoria dei punti illegittimamente decurtati in passato, attuando quanto previsto dalla Corte Costituzionale.
"Il testo - afferma il vice ministro  - contiene un forte inasprimento delle sanzioni previste per chi non fornisce i dati del conducente responsabile dell’ infrazione. Avrei preferito che si optasse per una sanzione ancora più incisiva, tale da bloccare l’ utilizzabilità del veicolo per le violazioni più gravi. Avevamo pensato, infatti, al fermo amministrativo temporaneo o, in alternativa, ad un’ altrettanto temporanea sospensione della validità del libretto di circolazione, ma ciò non è stato possibile per ragioni di tipo tecnico-amministrativo-giuridico. Ritengo, però, che il forte aggravio delle sanzioni pecuniarie confermi l’ effetto preventivo e deterrente della normativa della patente a punti, visto che chi non fornirà i dati del conducente responsabile della violazione rischierà di sborsare fino a 2.500 euro".
Le novità - ha spiegato Tassone - saranno inserite in un decreto legge ad hoc, la cui emanazione è prevista per il prossimo agosto, a causa di un ingorgo di provvedimenti legislativi urgenti in Parlamento. "Venerdì - ha invece annunciato il Vice-ministro - dal testo verrà estrapolata, per anticiparla, la disposizione che proroga all’ 1 ottobre 2005 l’ obbligo di patentino per i guidatori maggiorenni di ciclomotori non provvisti di patente di guida".


Sabato, 23 Aprile 2005
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