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Spagna, nuovo record: scendono ancora le vittime della strada, insieme a Regno Unito e Danimarca. In aumento il numero di drogati alla guida
Restano stabili Svezia e Olanda, mentre aumentano i morti in Francia, Germania, Austria Finlandia e Grecia
L’italia? Ovviamente, non pervenuta

di Lorenzo Borselli
Foto di repertorio dalla rete

(ASAPS) MADRID, 11 gennaio 2015 – La Spagna va a gonfie vele, almeno sul fronte della sicurezza stradale ed è stato toccato il nuovo minimo storico di vittime dal 1960. Sono stati infatti appena pubblicati, dalla DGT, i dati ancora parziali relativi alla sinistrosità del 2015, relativi alle strade interurbane (quelle cioè esterne al reticolo cittadino) nei quali è stato reso noto il numero di persone rimaste uccise in incidenti stradali nello scorso anno: 1.126 morti, 6 in meno rispetto al 2014. Il risultato vale al paese iberico la quinta piazza mondiale, a pari merito con la Danimarca e al Regno Unito, gli unici tre stati dell’UE che sono riusciti a chiudere il 2015 con un numero di vittime inferiori a quelle dell’anno precedente. Ciò significa che il tasso di mortalità spagnolo è oggi attestato a 3,6 vittime per 100mila abitanti, contro una media europea di 5,1. Per la Spagna si tratta del dodicesimo anno consecutivo di segno “meno” e ciò nonostante siano stati registrati, sulle vie interurbane, oltre 14milioni di spostamenti a lungo raggio (miracoli della statistica e della ricerca), con un aumento annuale della mobilità pari al +4%.
Gli incidenti mortali extraurbani sono stati in tutto 1.018, 34 in più rispetto al 2014 (+3%), che hanno comportato oltre all’uccisione di 1.126 persone anche il ricovero ospedaliero di 4.843 vittime, 105 in meno (-2%).

Nel 1960, quando in Spagna sono iniziati i conti, vennero registrate 1.300 vittime ma lo scenario del traffico era completamente diverso: in quell’anno, infatti, circolavano 1 milione di veicoli circa, a fronte degli oltre 31 milioni del 2015.
Si tratta, ovviamente, di dati ancora provvisori ma non certamente troppo distanti dalla realtà e comunque il rapporto definitivo, che sarà pronto ai primi di febbraio quando il flusso dei numero sarà alimentato anche dal numero delle vittime eventualmente decedute in ospedale nei 30 giorni successivi agli eventi registrati il 31 dicembre.
Secondo le proiezioni dell’UE, Svezia e Olanda manterranno stabile il numero di vittime registrate nel 2014 mentre Francia, Germania, Austria Finlandia e Grecia dovrebbero pubblicare dati in aumento.

Il rapporto stilato dalla DGT e pubblicato sul proprio sito, mette in luce che il parco veicolare è invecchiato considerevolmente e l’età media dei veicoli coinvolti in sinistri con esito mortale è passato a 11,9 anni per le auto e 9,6 per i motoveicoli, quasi due punti percentuali in più rispetto al 2014. Inoltre, è aumentato il numero di violazioni accertate sul fronte delle narco-ebbrezze: su 68.959 prove effettuate, ben 22.451 conducenti – il 33% - è risultato positivo; 735 sono stati i conducenti risultati sotto l’effetto di tali sostanze (21%).
Secondo i rapporti stilati dalle forze di polizia, in larga parte la Guardia Civil che in Spagna espleta il servizio di polizia stradale, è in aumento il numero di eventi sulle strade extraurbane convenzionali, quelle cioè a carreggiata unica con doppio senso di marcia ad una corsia. In questi contesti il numero di vittime è cresciuto di 45 unità, mentre sulle strade interurbane definite ad alta capacità ci sono state 51 morti in meno.
Consistente, ma in continuo calo, il numero di persone rimaste uccise perché non facevano uso di cinture di sicurezza e casco: 170 contro le 175 del 2014.

Interessante anche il prospetto fornito alla stampa sulle categorie di vittime: quelle rilevate in sinistri con il coinvolgimento di autoveicoli sono scese del 4% (22 in meno, in tutto 569), quelle in veicoli commerciali leggeri sono state 68, 24 in meno rispetto al 2014 (-26%) e calano anche le vittime tra i ciclisti (6 vittime in meno) e i pedoni (113 nel 2015 e 114 nel 2015), mentre aumentano le lenzuola bianche tra i motociclisti e ciclomotoristi, di 49 unità (268 nel 2015 contro le 219 dell’anno precedente). Non sono ancora disponibili i dati relativi ad alcol ed uso del telefono. (ASAPS)


Ecco i primi dati degli incidenti stradali in Spagna e in altri paesi europei nel 2015. (ASAPS)

Lunedì, 11 Gennaio 2016
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