Bike to work: in Friuli Venezia Giulia progetto pilota da 100 mila euro
Sin qui scelta del singolo lavoratore, il bike to work sembra farsi strada nei piani della politica. L’ultimo segnale viene dalla giunta della Regione Friuli Venezia Giulia che ha approvato, il 4 dicembre scorso, lo stanziamento di 100mila euro per un progetto pilota che mira a diffondere la buona pratica del bike to work tra gli occupati friulani.
I comuni interessati dall’accordo sono Premariacco (oltre 4mila abitanti), Buttrio e Moimacco, dove diverse aziende private hanno apprezzato il progetto di incentivazione del bike to work della Regione e iniziato a collaborare, coinvolgendo i propri dipendenti, con Mariagrazia Santoro, assessore regionale alle Infrastrutture e Mobilità.
Tra gli obiettivi preliminari del progetto pilota della Regione Friuli Venezia Giulia compaiono un’analisi delle condizioni e delle criticità sulla rete ciclabile, presente nei tre comuni, e un censimento dei pendolari che lavorano nelle aziende aderenti.
A seguire, fa sapere l’assessore, il progetto “dovrà ideare protocolli specifici con le aziende, per valutare le migliori forme e modalità di incentivazione” del bike to work, prendendo spunto non solo da iniziative estere che lo favoriscono o lo finanziano, ma anche, ad esempio, dal rimborso chilometrico previsto nel comune toscano di Massarosa.
L’accordo approvato in regione prevede infine interventi per il miglioramento nei collegamenti tra le ciclabili, un punto sensibile per la sicurezza di chi fa la spola ogni giorno da casa all’ufficio in sella alla propria due ruote.
Tra le aziende che hanno risposto al progetto regionale c’è la multinazionale della siderurgia Danieli. Un impegno bike friendly, quello dell’industria, che la apparenta agli imprenditori che nelle varie regioni italiane hanno già aderito al CIAB, Club delle Imprese Amiche della Bicicletta, l’alleato di Fiab nel mondo dell’impresa quando si parla di mobilità sostenibile.
di Alessandro Di Stefano
da rivistabc.com