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Il Centauro , Articoli 02/12/2015

T.S.O.
L'unica cosa certa è che qualcuno il malato all'ospedale deve portarcelo, ma sulla fase dell'esecuzione regna l'incertezza
I sindaci non potrebbero impartire prescrizioni precise in merito nelle loro ordinanze?

di Ugo Terracciano*

(ASAPS) Il caso del povero A. S. di Torino, morto a seguito di un trattamento sanitario obbligatorio – e al quale va il nostro primo addolorato pensiero – richiama una questione irrisolta in tema di esecuzione del provvedimento di TSO di competenza del Sindaco. Dalle notizie di stampa, A.S. era schizzofrenico, pesava 150 kg ed era andato in escandescenze perché rifiutava il ricovero. A occhio, caricarlo di forza sull'ambulanza non doveva prospettarsi come una operazione molto agevole, ma stando al racconto dei testimoni nel farlo si è ecceduto nell'uso della forza. Il TSO è un provvedimento di carattere sanitario che, è bene ricordare, per legge deve essere preceduto da iniziative rivolte ad assicurare il consenso e la partecipazione da parte di chi vi è obbligato. Ora, per la morte di A.S. sono stati indagati gli agenti di Polizia Municipale ed il medico intervenuti sul posto. Spettava alla Polizia Municipale immobilizzare il paziente? Qual'era il ruolo del medico. La giustizia farà il suo corso ma resta il problema
di una mancata regolamentazione della fase dell'esecuzione delle migliaia di TSO che annualmente si applicano in Italia...


>Leggi l'articolo

 

da il Cenaturo n. 188


 

Un interessante articolo sul T.S.O ampiamente affrontato anche nel Prontuario Operativo per le forze di Polizia curato dallo stesso Ugo Terracciano e dal T.Col. delle Guardia di Finanza Paolo Carretta, testo omaggio per i soci ASAPS 2016.


Mercoledì, 02 Dicembre 2015
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