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Svizzera
Solo il 76 percento di tutti i passeggeri posteriori allaccia la cintura

Rilevazione dell'upi 2015 sulla quota d'uso della cintura di sicurezza
Foto da quattroruote.it

Il censimento dell'upi 2015 sulla percentuale d'uso della cintura evidenzia un risultato del tutto simile a quello degli anni precedenti: il 93 percento dei conducenti indossa la cintura di sicurezza (2014: 94%). Per contro, sui sedili posteriori, gli occupanti di veicoli che allacciano la cintura sono appena il 76 percento (2014: 77%); negli ultimi anni continua a non delinearsi alcun aumento effettivo.

La rilevazione effettuata quest'anno dall'upi – Ufficio prevenzione infortuni – sul tasso d'uso della cintura di sicurezza presenta un quadro diverso a seconda delle regioni nazionali. L'obbligo di allacciare le cinture di sicurezza, introdotto nel 1981, viene osservato dal 93 percento dei conducenti di veicoli, con la Svizzera tedesca in testa (94%), seguita dalla Romandia (90%) e dal Ticino (87%).

Si osservano differenze sempre meno marcate nell'uso della cintura in base al tipo di strada: mentre in autostrada e sulle strade extraurbane si allaccia il 96% e rispettivamente il 93% dei conducenti, nell'abitato si conferma il record dell'anno precedente (92%). Un incremento soddisfacente (2005: 74% / 2010: 83%), se si considera che il rischio d'incidente non corrisponde affatto alla percezione soggettiva del rischio: sulle strade urbane, infatti, il numero delle vittime tra gli occupanti di veicoli è più del doppio rispetto a quello sulle autostrade. Una ragione in più per allacciare sempre le cinture nelle località, anche su tratti brevi.

Il tasso d'uso tra i passeggeri posteriori è dunque stagnante. Dal momento che nel 1994 è diventato obbligatorio allacciarsi sui sedili posteriori, il tasso di utilizzo del 76% (2013: 72% / 2014: 77%) appare estremamente insoddisfacente, oltre che incomprensibile, poiché nella circolazione stradale la cintura di sicurezza viene ancora considerata come uno dei più importanti dispositivi salvavita.

Secondo le stime dell'upi sul potenziale di riduzione del numero delle vittime risulta che in Svizzera dal 2000, l'uso della cintura di sicurezza ha evitato più di 14 000 lesioni gravi e oltre 1700 infortuni mortali.

Alla stessa conclusione è giunto altresì l'ETSC, nel suo rapporto stilato nella primavera 2014. L'European Transport Safety Council ha riferito nella sua relazione che solamente nel 2012 a livello europeo circa 8600 occupanti di automobili sono sopravvissuti a collisioni gravi grazie alla cintura di sicurezza. Inoltre, secondo il rapporto ETSC, potrebbero essere salvate 900 vite umane in più se agli occupanti di veicoli venisse rammentato sempre l'uso della cintura con appositi dispositivi (Seat-Belt-Reminder) dotati di luce e/o segnale acustico. Pertanto l'upi, il centro svizzero di competenza per la prevenzione degli infortuni, continuerà ad adoperarsi, affinché in Svizzera allacciare la cintura diventi un gesto sempre più automatico, anche sui sedili posteriori.
 

> Circolazione stradale : «Cinture di sicurezza»

 



Mercoledì, 15 Luglio 2015
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